Tuesday, January 09, 2007


Il pubblico è sordo
Ieri sera vado a suonare a S.Lorenzo, al 360 gradi, nell'ambito della rassegna Martelive; dice che va molto, che là c'è gente che ama la musica, che c'è un bel fermento. Ieri sera montiamo gli strumenti e facciamo le prove del suono; il fonico non capisce un cazzo, come al solito, ma in compenso la strumentazione è scarsa. Ieri sera una ragazza mi presta il suo amplificatore, un bel fenderone come si deve, con tutti i suoi bei transistor al posto giusto. Ieri sera prima di suonare facciamo un giro per quelle vie di S.Lorenzo (via degli equi, volsci, sabelli, rieti, etc..), con i palazzi sommersi dalle locandine di concerti e le serrande dei negozi pitturate a gran varietà. A me una volta S.Lorenzo piaceva un sacco, adesso pare una Zona a Traffico Limitato ai "giovani di estrema sinistra", quelli che portano a spasso il cane, quelli che il sabato vanno al Forte Prenestino a ballare perchè il Villaggio Globale ormai è sputtanato, quelli con la catenella legata ai passanti dei calzoni, quelli che "Margherita stava fattissima"(i giovani di sinistra hanno sempre una Margherita per amica). Ieri sera c'era un sacco di gente di questo tipo. Io ho imparato che quando in un quartiere di roma vedi persone troppo simili tra loro, spesso assimilabili, facile stai per incorrere in situazioni quanto meno grottesche(si legga il seguito). Ieri sera iniziamo a suonare intorno alle 23, anzi proprio alle 23 in punto. Facciamo il primo pezzo e la risposta c'è, il pubblico un applauso lo fa, i suoni sul palco tutto sommato sono discreti e noi del gruppo, come al solito, ci divertiamo come ragazzini. Ma è sul secondo pezzo che capisco che cantare/suonare di fronte a 40 persone può diventare un'attività tra le più frustranti. Io non pretendo che a tutti piacciano le cose che scrivo, la cosa veramente non mi interessa, giuro, mi piace suonarle e tanto mi basta. Una cosa però mi spaventa: 40 persone che ti trattano come se fossi la filodiffusione, dandoti le spalle, parlando tra di loro, fumando le loro cazzo di sigarette come se fossero l'unica cosa per la quale escono di casa( e lo dico da fumatore). Ieri sera sul finire di un pezzo mi è passata la voglia di cantare, c'era una parte di solo voce e non l'ho fatta prima di aver trovato, tra il pubblico, qualcuno che ci stesse a sentire, ho aspettato di incrociare il suo sguardo. Era quello di una ragazza, bruttina, con capelli nerissimi e qualche chilo di troppo, ma aveva lo sguardo di chi almeno ti sta ad ascoltare. Ieri sera ci hanno fatto tutti grandi applausi, "bravi di qua, bravi di là". Questo mi fa incazzare ancora di più: chi non ti ascolta e poi ti fa l'applauso finale, perchè l'applauso non si nega a nessuno, perchè in televisione li fanno ogni 2 minuti e per le peggio puttanate. Ieri avrei preferito i fischi, lancio di oggetti, " andate via stronzi", ma nessuno ti da tanta importanza. Ma il problema non è mio, il fatto preoccupante è che ci sia gente, in questa cazzo di S. Lorenzo, in questo quartiere "alternativo dove c'è fermento", priva di curiosità, di interesse, di spirito critico. Ieri sera col gruppo abbiamo suonato in questa rassegna, Martelive, e le fasi eliminatorie si chiamano "un palco per tutti". Se quello è il palco, se quello è il pubblico, tenetevelo pure: pubblico assuefatto, pubblico drogato, pubblico scontato, pubblico di merda.

6 comments:

Anonymous said...

E' da tempo che sostengo la presenza di una certa ignoranza tra il pubblico giovanile "di sinistra"...
In più affermo con nettezza che S. Lorenzo è diventato un quartiere di merda...
Passo.

Anonymous said...

L'omologazione che c'è tra "gli alternativi di sinistra" non è poi tanto dissimile da quella che viene riconosciuta ai parioli di destra.
In entrambi i casi si tratta di gente che indossa una maschera che annulla completamente la loro (poca) personalità. Ho frequentato Martelive negli anni passati.... mai visto nessuno realmente interessato alla musica. Solo pischellame in vena di rimorchio. E San Lorenzo, concordo, fa schifo. Funziona solo per i fuori sede.

sgamas said...

i parioli non li ho mai frequentati, i centri sociali un pò(in verità molto poco) di più..ho sempre creduto che fosse un errore quello di generalizzare..mi sa che dovrò rivedere un pò delle mie convinzioni.

Chicca said...

ricordo ancora
quando mio fratello
si trasferì
dalla calabria saudita
a via dei volsci
e io che passavo ogni mio weekend lì
e le sere nei pub
e le sere nelle piazze
e che ero più piccola
e che mi sembrava tutto così nuovo
e così bello
ora ha perso molto del suo smalto
sarà che sono cresciuta
sarà...
mah
c'è che ho anche
la tessera del 360 gradi
via degli equi
ma mica ricordo quela sia
forse
credo
si..
quello che si scende
le scalette
e che il palco è lì sotto,e che ci ho sentito un gruppo blues
bravi
si
deve essere quello

Anonymous said...

Bella sgamas......
l'altro giorno marta mi ha parlato del tuo blog(se così si dice!!!sai sono un po ignorantella in fatto di informatica) e in particolare di questa vostra esperienza San Lorenziana,allora la curiosità mi ha portato qua!!!
Fa veramente triste sentire ste cose ma siamo contornati da gente travestita da fricchettoni e alternativi che dorme e che pensa solo a cazzate paragonabili a quei dementi che vedi a buona domenica o uomini e donne.........ma questi sono momenti di riflessione,di presa visione di alcune realtà purtroppo sgradevoli.....voi dovete solo continuare così perchè siete forti da morì!!!!!Andate come sapete.....lavinia

sgamas said...

ma tu pensa, anche lavinia da queste parti..nice too meet you..si si, noi ce ne sbattiamo,nei limiti..ad un certo punto, uno le cose le scrive e le suona anche perchè qualcuno le ascolti. non ho mai capito quelli che dicono "io faccio la mia musica e poi il resto.."..non bisogna farsi la malattia di piacere per forza,perchè magari non si è bravi quanto si crede etc.. ma almeno essere ascolati..anyway, torna a trovarmi, troverai sempre simpatiche ed entusiasmanti novità. ed ai primi 100 che scrivono un simpatico "pupazzo Sgamas" in omaggio..e per i più piccoli grammi,etti, chili di purissima marijuana.