Tuesday, October 31, 2006


Edizione straordinaria (lasciamo per un attimo il nostro Freddy ed occupiamoci, per la prima ed ultima volta, di attualità = sono a corto di idee)

Stasera per motivi di salute sono dovuto restare a casa. Per ragioni di pigrizia invece ho acceso, come non facevo da diversi mesi, la Tv. Intendiamoci, non è che non l'accendevo proprio da mesi, è solo che passarci un paio d'ore davanti questo si non mi capitava da parecchio tempo. Insomma inizio con la coda del Tg delle 20 sul primo canale; proseguo con il quiz dei pacchi nel quale un seguace della Madonna (l'ha detto lui eh) ha vinto un sacco di soldi. Poi inizio a fare zapping perchè è proprio vero che non c'è niente in televisione. Allora vedo che su La7 c'è il grassone che si crede intelligente quando in realtà è solo che parla tanto. Giro e metto sul terzo dove c'è quello di Ballarò che invece è secco ma pure lui mica tanto sveglio. Intervista persone squallide, esponenti di forze politiche squallide, portatori di idee neanche a dirlo schifose. Cambio di nuovo ed apprendo che il Commissario quella mattina è più nervoso del solito. C'è stata una strage nella quale probabilmente è morto qualche bambino. Deduco quest'ultima cosa dal fatto che il commissario è molto nervoso, le sue indagini sono più emotivamente connotate: quando ci sono di mezzo i bambini il colpevole è più colpevole e l'uomo di legge è prima di tutto uomo o ancora meglio un padre. Però mi annoiano queste macchine lucidate, questi finestrini abbassati con questi polizzioti che non fuma nessuno; mi annoio e quindi giro ancora. Su Italia1 ci sono le Iene che parlano di droghe leggere, di immigrati, dell'ignoranza dei politici e mi pare come quando all'interrogazione non sai niente e ti dicono "mi dica un argomento a piacere allora".
Allora giro ancora e vedo dei cinesi che giocano a pallone con lo stomaco, che tirano i calci di rigore con la forza del pensiero, insomma roba tipo Dragonboll. Sul primo poi c'è la Cuccarini che ha smesso di ballare in televisione e lo fa invece in una panetteria che sembra gestisce con uno un po gay. In questa stessa fiction c'è pure il figlio di De Sica, quello vero intendo, che fa al solito l'imitazione di Alberto Sordi quando ci prova con le donne. Con quei capelli tinti poi! Infine apprendo che sul 4 c'è Top Gun e mi pare già solo quello un buon motivo per spegnere la TV.
" ma che cazzo, possibile che non c'è niente di decente" penso " ma che cazzo" dico," possibile che ci sono solo coglionerie e imbecilli semi-professionisti (cioè tanto idioti da non risucire a diventare neanche imbecilli di professione)". Morale la Tv rende persone volgari e autori di post banali.

Saturday, October 28, 2006

Intermittenza

E poi Freddy un giorno camminava per strada. E poi ad un certo momento vede seduto sul ciglio di un marciapiede uno con la testa tra le mani ( ma senza mani insaguinate). Gli si avvicina e gli dice " amico cosa hai fatto?". L'altro alza la testa e lo guarda negli occhi. In questi Freddy vede qualcosa di lucido, sembrava un acquario. "allora?" insiste con quello che lo fissa in silenzio.
"Cosa hai fatto?" gli rinnova. Il tipo strofinandosi il dorso della mano col naso gli dice: "Niente, ed è proprio questo il problema".
Dopo aver parlato si alza e si incammina verso una distanza. Freddy lo accompagna con un gesto della mano, poi gli chiede. "ma come ti chiami amico?". Questi poggiandosi con le sue spalle a quelle di un palazzo gli risponde "Mi chiamo Sgamas e non faccio un sacco di cose da una vita".

Wednesday, October 25, 2006


Con rispetto parlando

Dice fa " io credo in Dio e lei?"
"no, ma anche io come lei dico un sacco di cazzate".


Il mio cane è strano. Oggi ha iniziato a parlare sommessamente, dicendomi che da un pò di tempo a questa perte è insoddisfatto: gli manca l' autonomia economica che aveva in tempo, e le stupende lezioni di canto baritonale nelle queli era maestro. Poi si è messo a fumare nervosamente, una marlboro dopo l' altra, imprecando al mio indirizzo. Sosteneva che io non l' ho mai capito. Ho cercato di fargli capire che non ho mai nutrito dei preiudizi verso di lui. E soprattutto, che io non posseggo alcun cane.

Tuesday, October 24, 2006

Punto e basta
E poi quella sera Freddy decise di mettere un punto ad una storia che durava da tempo. Avrebbe detto a Madaleine tutto quello che fino a quel momento le aveva taciuto e per questo si sentiva sollevato. L'avrebbe fatto con l'ausilio del colpo di scena perchè in fondo era, lo si biasimi pure questo, un inguaribile amante degli sviluppi inaspettati. La reazione di lei, se prima lo intimidiva, ora lo faceva fremere dalla curiosità. Una conquista di sicuro quella decisione, quali che fossero stati i suoi sviluppi, portava con se, : la meraviglia di provare dei sentimenti certi, senza rischio di ripensamenti, almeno sul medio periodo. Gli uomini inclini a mettere sempre tutto in discussione corrono il rischio, e Freddy ne sapeva qualcosa, di non capire neanche più la natura del proprio sentire, di perdere il senso dell'orientamento. Per fortuna Freddy era riuscito a fuggire da quell'imbarazzo ed ora sapeva che non tutto è campato in aria, che per certe cose ci si può permettere l'audacia della proverbiale mano sul proverbiale fuoco. Dopo anni di virgole finalmente una storia trovava il suo più meritato ed illuminante punto. Niente male" pensò Freddy il pagliaccio" e pensare che da questo ottobre non mi aspettavo nulla di buono".

Saturday, October 21, 2006

La vita è un gioco, di ruolo.

L'indomani Freddy avrebbe cantato davanti a gente importante. Tra poche ore avrebbe preso il treno dei desideri e già un po di tensione si faceva sentire. E' inutile nasconderlo, sulla possibilità di campare stando davanti ad un microfono ci aveva fantasticato molto ed un po aveva finito per sperarci sul serio. Un pò di presunzione aveva fatto il gioco della speranza e così ora Freddy si sentiva sull'orlo dell'ennesimo esame. Si disse "in bocca al lupo", si disse " crepi il lupo". Prese dal cassetto una pizzico di fumello disinibente-calmante e pensò che ne avrebbe fumato un pò prima della prestazione. "è una possibilità su un milione" pensò " dunque non proprio una cosa impossibile". Lacio Dromm Freddy

Monday, October 16, 2006

Ad maiora semper

quante belle parole e quanti splendidi pensieri non mi sono ancora mai, neanche lontanamente, passati per la testa.

Monday, October 09, 2006


Sipario (ore 3:42)

E venne di lunedì, il primo della settimana, l’ultimo nella classifica dei giorni da ricordare. Nelle orecchie una fanfara di suonati suonava una marcia strascicona, le gambe erano sul punto di dire forza andiamo. Freddy si era girato una sigaretta abilmente modificata con sostanza alteranti, aveva rilevato un posacenere dal davanzale della finestra e si era calato in un personaggio per lui inedito: il domatore di correnti. Più che una scelta la sua era stata una necessità che diremo contingente: nei dintorni ce n’erano diverse ed ognuna intenzionata ad avere da lui indicazioni in merito alla direzione da assumere. Quella d’aria fresca riempiva la stanza schivando il mobilio. La corrente elettrica innaffiava di colore la superficie delle pareti. La corrente d’acqua del rubinetto trascinava, nella gola del lavandino, ogni genere di polveri e polverine per lo più invisibili all’occhio umano. C’era movimento insomma e per lo più di quel tipo dicasi pure indipendente dalla sua volontà. E’ così che Freddy presa in mano la situazione, e solo dopo la sigaretta, si adoperò nell’antica arte di dare alle cose un senso. Chiuse la finestra, spense la luce e, dopo essersi lavato le mani, pose fine al calvario delle gocce che a grappoli si perdevano alla vista dell’occhio. “Certo è poca cosa” penso Freddy “ ma è comunque un inizio, e per gli inizi si sa, uno vale l’altro. L’importante è semmai lo sviluppo e se vogliamo dirla tutta è per i finali che bisognerebbe avere una certa cura”.
p.s. post scriptum

Sunday, October 08, 2006


E vòi chiude sta finestra sur monno che entra la corente gravitazionale!

Oscar sgamas

Friday, October 06, 2006


La storia potrebbe iniziare così:
C' è una giornalista, una brava giornalista. Una di quelle per cui la parola è tutto, dalla voce suadente, ferma, decisa, intrigante nei modi, soprattutto quando viene inquadrata in primo piano durante il tg. Una bella mattina si alza, per nulla intronata e assai soddisfatta di sé stessa: la aspetta l' edizione delle 13, una succulenta edizione di fine estate. Si lava', spende circa un' ora e mezzo al trucco, infila il suo tailleur all' ultimo grido e, prima di uscire, decide di chiamare in redazione per avvertire che arriverà con 10 minuti di ritardo. Ma quando tenta di rispondere alla voce del suo interlocutore in redazione, si accorge con grande stupore che non riesce ad articolare alcuna parola. Né un suono , Né un verbo, tantomeno una frase. Niente di niente. Le esce dalla gola solo un sibilo strozzato. La giornalista incomincia ad agitarsi, tentando di parlare ma non riuscendo a farlo. Il suo interlocutore riattacca, lasciandola disperata sul portone di casa.
Stacco.

In uno studio televisivo di una piccola rete privata, un giornalista sta per andare in onda. Un uomo di mezza età, che ha dalla sua il peso degli affanni di una vita trascorsa a rincorrere chimere. Quest' uomo ha deciso, proprio a due minuti dalla messa in onda del tg, che non proferirà mai più parola. Mai più. Un ampio sorriso gli dipinge il volto..

Tuesday, October 03, 2006

Grottesco a presa rapida (di quando dice "guarda io vado poi semmai ci sentiamo")

Freddy aprì la cassetta della posta e trovò che quel pomeriggio qualcuno aveva maldestramente pensato a lui. Una compagnia aerea lo informava di alcuni dettagli in merito al peso dei bagagli che avrebbe potuto portare con se; Freddy non lesse che poche righe di quella lettera ed il seguito del discorso spiega le ragioni di tanta superficialità. Qualche mese prima infatti, il nostro aveva comprato, insieme ad un tale Higuerra, un certo biglietto di sola andata per una certa località che inizia con la S. Quel giorno il suo gesto, lo si dica pure a chiare lettere, era stato accompagnato da una buona dose di speranze di cambiamento e con non poca foga conoscitiva. Purtroppo di cambiamenti, sui quali è bene non soffermarsi, ce n’erano stati diversi ed erano proprio questi ultimi a costituire ora un impedimento per la sua dipartita. Fu così che a partire quel giorno fu solo l’amico Higuerra, giovane di buon aspetto e con una certa fluidità di ragionamento. Higuerra e Freddy erano amici da parecchi anni e di viaggi insieme per il vecchio continente ne avevano fatti parecchi, ogni volta sotto falsa identità, ogni volta con storie a scoppio repentino. Erano stati, tra gli altri: Pizzul e Varriale, Nicola e Franco, i Toscani inventori del cosmo, la bella e il suo Sbarro, i Roma centrocentro, Mister Nonmeneintendo, Jean Marougon..Il mondo li aveva visti camuffati da pagliacci, con appiccicato al volto il ghigno della presunzione ed il passo veloce di chi fugge da una possibilità noiosa. Avevano reinventato la grammatica degli eventi, la logica del ridere comune, la prospettiva con la quale si chiama il nero nero e il bianco bianco. Aveva reso l’assurdo banale e poi di nuovo assurdo: insomma si erano fatti delle grandi risate e questo, checché se ne dica, è una delle ragioni per le quali, cari amici, vale la pena vivere. Di più non riesco caro Sga, buon viaggio e speriamo, per un sacco di ragioni ( e sappi che tu sei l’ultima di queste) di vederci presto. Con effetto Sga.