Thursday, January 25, 2007

Di quantità

Sandro è un amico, di quelli che posso dire mi hanno insegnato qualcosa riguardo la vita. Non sono in molti e per questo, anche se non ci troviamo su tutto, sono anni ormai che ci frequentiamo più o meno regolarmente. Sandro è da poco tornato dalla Bolivia, la sua passione, la sua mania, e ne parla al solito con amore, come se si riferisse ad una donna profumata. Ascolto i suoi racconti mentre sorseggiamo una sambuca senza mosca e ci trovo dentro qualcosa di raro: la passione. La sua barba folta, da "ecomunista" dell'ottocento, da alle sue parole un che di definitivo, di alto, di ispirato, sembra quasi di ascoltare una parabola, con tanto di montagne da scalare, animali che parlano e tutto il resto. Sandro vorrebbe una vita densa, come un fagottino al cioccolato, vissuta in ogni istante fino all'ultimo, eccessiva, polarizzata, dove il nero è nero ed il bianco bianco: Sandro vorrebbe una vita spericolata, e questa è la cosa che gli invidio di più .Da quando lo conosco posso dire di aver fatto tardi per davvero, di aver bevuto sul serio, di aver fumato centinaia di inutili sigarette, di aver imparato a guidare in condizioni che la metà basterebbe per dire "no, aspettiamo un attimo, lasciamo che passi la sbronza e ripartiamo". Stasera abbiamo salutato gli altri amici verso l'una e siamo saliti in macchina; con lui, tra salire in macchina per andare a casa e farlo davvero ci passano almeno un paio di ore.
"ancora un altro bicchiere" mi dice
"ancora un'altra sigaretta".
"andiamo a fumarcela al borghetto di ostia antica"
E andiamo a fumarcela lì, dove non c'è nessuno, rincorrendo le 3, per la strada col vetro appannato, con in bocca discorsi sulla vita, sulla morte, sull'amore (che non arriva) e la voglia di fare.
"Fare che?"
"Fare tutto, quello che c'è da fare, quello che passa per la testa, quello che poi vediamo".
Lui, devo essere sincero, in questo è cento volte meglio di me: non ha limiti, io invece molti, moltissimi, nonostante l'impegno che ci metto a togliermeli dai coglioni. Da quando conosco Sandro ho capito che la vita è anche roba di quantità. Vi pare poco?

p.s. si, il tono del post è da poeta decadente del cazzo: spero saprete perdonarmi.

1 comment:

Anonymous said...

Non solo sei perdonato, ma ti do anche ragione. Ce ne fossero di vagabondi come Sandro.
Hasta la victoria.