Friday, December 26, 2008

ci sono le lucine fisse e ci sono quelle in movimento. a volte trovi l'aria che sa di cannella, altre volte una musica sgraziata in sottofondo. spesso i sorrisi di uno zio ingrassato sul divano, raramente un semaforo verde, che ti lascia scappare via alla velocità che vorresti. Trainando la sua slitta di metallo il tipo a fianco a me guarda annoiato il centro commerciale infuocato di addobbi luminosi: accanto la moglie si lamenta per il freddo che fa, dietro la figlia che scrive "ciao" sul vetro. lei, la piccola, ha tutta l'aria di chiamarsi Margherita, e per le feste ha ricevuto i doni che aveva chiesto. qualche metro più indietro, incastrata su di una cometa a 4 ruote motrici, una donna bionda, con un brutto rossetto spiaccicato sulle labbra, ride parlando al telefono: probabilmente dall'altro capo del filo (?)c'è il suo compagno, che è tornato dai genitori che sono del nord italia e che non amano mettersi in ciabatte, neanche tra le mura domestiche. il vigile dentro la sua gabbia di ferro verde non si accorge di nulla, è festa per tutti, per tutto. e come spiegare allora questi occhi bagnati, rossi, inceppati dalle lacrime che non riesco neanche più a guidare. è il secondo natale che non è più natale.

Thursday, November 20, 2008

siamo sospesi, siamo panni stesi fuori ad asciugar, nei sogni di Chagall. Tienimi o volerò..(de leo)

Monday, November 17, 2008

quanto è complicato vivere da soli!bisognerebbe riempire casa di maniglie per reggersi, quanti motivi per scivolare giù per terra. o essere capaci di prepararsi particolari caffè in grado di risollevare l'esistenza. e la doccia che non ti sveglia ed invece rilassa ancora di più, ed il freddo che arriva alle finestre quando ci stai col naso attaccato e guardi di fuori, sperando che succeda qualcosa. si appanna lo sguardo e capisci poco. e le parole che non entrano in testa e ne escono solo, sempre uguali a loro stesse. è ufficiale: ho smarrito la rotta, di nuovo. che vi devo dire, sarà carattere.

Friday, November 07, 2008


San Lorenzo è un quartiere che amo molto, sopratutto di pomeriggio. Mi piace vedere il sole che cala su piazza dell'immacolata ed i netturbini che puliscono la piazza davanti al mercato dei fiori. Monteverde è bella d'estate, al tramonto, splendido salire per via delle mure gianicolensi per poi trovarsi al gianicolo, con un panorama che mozza il fiato tutte le volte. La Garbatella è bella invece verso mezzogiorno, a primavera: mi piace tanto la zona del barocchetto, o come la chiamo io, delle case di marzapane. Poi c'è la magliana, che invece è bella subito dopo il tramonto, quando si popola di gente che fa la spesa in quei negozi dove costa tutto pochissimo: mi piace via dell'impruneta, anche se non so bene perchè. Trastevere è bella di mattina presto: piazza si santa maria è meravigliosa deserta, e poi mi piace il bar di san callisto con quei tavolini fuori che sembrano gli anni 60. Ed anche la piazza dove c'è il museo di trastevere (ora non ricordo il nome...dovete sapere che sono un disastro per i nomi delle strade). Mi piace anche tanto testaccio, soprattutto la zona vicino al ponte di ferro, dietro al gazometro, mi ricorda l'irlanda, anche se non ci sono mai stato. Poi c'è l'aventino, dalla parte però di via di san saba che mi piace fare in salita in direzione dell'acquedotto romano, direzione via cristoforo colombo. poi c'è rione monti, dove vado a scuola di musica, dal grande maestro lazzaro:praticamente facciamo lezione senza strumento, si dialoga di armonia davanti a un foglio bianco, davvero fantastico. La piazzetta che dà su via dei serpenti, dove c'è la fontana e un'edificio con scritte in cirillico, mi incanta ogni volta:sono spesso lì, il giovedi, per una mezz'oretta dopo lezione, venitemi a trovare. E poi come dimenticare la zona vicino a la sapienza, con quegli edifici in stile liberty ed i nomi delle vie con i capoluoghi d'italia. amo anche molto l'università,mi ricorda un anno in cui era occupata e ci sono andato diverse volte a sentire concerti, a perdere tempo. Poi c'è ostia antica, dove con degli amici musicisti abbiamo aperto una scuoletta di musica. Il borgo di ostia antica è raro, incantato, fatto di mattoni di cristallo, dominato da un piccolo castel sant'angelo (il castello di giulio secondo). il mio motorino ha 8 mila chilometri: ci sono dentro tutte queste cose, se le porta tutte quante appiccicate addosso, un pò come me.

Saturday, November 01, 2008


Lezione numero 1


Eravamo in toscana, a suonare, per strada, nelle piazze, come abbiamo fatto per un paio di anni. la musica sempre la nostra, la solita, il latin, musica cubana più che altro, musica dei buena vista social club soprattutto. ricordo che eravamo 4/6 del gruppo, mancavano i percussionisti, corrado e andrea. e fu proprio corrado a telefonare, a darci la notizia :"ibrahim è morto ieri". era il 6 agosto quando una stella si spense a l'havana, il più grande sonero di tutti i tempi, ibrahim ferrer, il "nat king cole" dell'america latina ci aveva lasciato e ricordo che per me, per noi, fu un giorno triste. Era nato 78 anni prima e nonostante il talento aveva raggiunto il successo solo in tarda età, nel 1997 quando Ry Cooder aveva prodotto il disco Buena Vista, facendo conoscere al mondo intero, me compreso, una musica fantastica e dei musicisti incredibilmente bravi. Ho poche passioni musicali che resistono agli anni, al tempo che passa, all'orecchio che si affina: ibrahim è in cima alla lista. Quanda canta, il mago del bolero, del son, l'anima si calma, i brividi coprono il corpo. Giuro che non riesco a fare altro quando metto un suo cd, non è roba che riesco ad ascoltare in sottofondo: c'è troppa anima, troppo sudore e fiato e passione quando canta. La fortuna ha voluto che io sia riuscito a vederlo anche dal vivo, a Roma, in un concerto strepitoso: lui, a 75 anni che ballava, vestito elegante come i cantanti di una volta, con la coppola di ordinanza a coprire i pochi capelli bianchi. Insieme a Omara Portuondo, una storica e fantastica cantante cubana, ha inciso qualche anno fa un brano, si chiama "silencio": ebbene, ritengo sia una delle cose più belle mai incise nella storia della musica. Nel video del brano ci sono lui e lei, entrambi anziani, che cantano guardandosi negli occhi, accennando un lento: romaticismo allo stato puro. mentre scrivo è sabato, sono le 23 e dovrei uscire e solo una cosa mi fa tardare, mi incolla alla sedia: la sua voce, quella semplicità impossibile da raccontare. E so già che staserà forse mi divertirò, forse mi annoierò, forse farò persino tardi appresso a discorsi di sicuro incocluedenti, buttati lì per ammazzare il tempo e poco più. So quello che non farò però, so già quello che mancherà di sicuro: la passione che c'è nella sua voce, quella verità, quella impetuosa voglia di vivere che dalle nostre parti, in questo stupido mondo, pare quasi fuori luogo. Dai grandi artisti arriva sempre la stessa lezione: fino in fondo, andare sempre e comunque fino in fondo.
p.s.date un'orecchiata

Monday, October 27, 2008

sento luca e mi dice "ti trovo inquieto in questo periodo, mi sembri me". Ed ha ragione. Mi chiede "che c'hai?" ed io "non mi sento realizzato manco per il cazzo". Ed ho ragione. Mi dice "e che vuol dire essere realizzati"..non ricordo che gli ho risposto. Poi mi fa "forse stai pigiando i tasti sbagliati"..ed io "ma che ne so, li sto pigiando tutti" e lui "e allora dovresti sapere bene che non ne può uscire una bella musica." ed oggi questo ho capito : se pigi tutti i tasti, suona tutto ma non suona niente. mi manca la mia famiglia, quella di una volta, mi manca tanto, da impazzire.

Tuesday, October 21, 2008

Sono giorni di problemi di natura idraulica, di vasi comunicanti, di livelli che scendono da una parte e salgono dall'altra. Il rubinetto del bagno perde, una goccia dopo l'altra, con cadenza matematica, goniometricamente scivolano tutte al centro del lavandino. E poi affrontare una domenica di sole, solo, in bicicletta, per quei vicoli del centro che ormai dovrei conoscere alla perfezione. ed invece una coppietta di turisti mi coglie di sorpresa: "scusa per andare a via dei coronari"..."mmm..allora...devi andare verso governo vecchio...e poi..no, forse è meglio che giri per via di montoro e poi...no, fate una cosa, andate su lungotevere, poi castel sant'angelo, via di panico e poi...vi conviene chiedere, da qui è un casino". Come a dire che saper fare qualcosa non implica il fatto di saperlo spiegare agli altri. Tra 20 minuti ho lezione di chitarra: uno dei due allievi è un bambino di 8 anni, ho paura di non sapermi spiegare, di mandargli a noia la musica. Saper fare qualcosa non significa saperla spiegare. E poi sto dormendo troppo in questi giorni, e poi sto navigando a vista. E' tanto che non mi faccio sentire, lo so, ma succede tanto nella vita di tutti i giorni e a volte non è il caso di raccontare. Potrei dirvi di me, di quello che ho fatto in questi mesi: non lo farò, perchè le cose troppo personali, lo sapete, non si spifferano al mondo intero. La vita è na strunzata.

Thursday, September 25, 2008

E Lei gli diede così tante spinte verso il centro che Lui si trovò in piedi su una sedia a dire che non era vero niente, che niente era stato consumato, che la loro storia non era stata toccata dal passato e dai passanti nel passato. Così, in cerca di certezze, si ritrovò accovacciata tra una lacrima di tè e dei grisbì alla nocciola, ma mai sola; Lui era lì ad osservarla.
Lei sentendosi osservata, prima di riprendere il sorriso, si aggrovigliò di nuovo nella speranza di non sentirsi mai più così persa cercando di richiamare ancora di più la sua attenzione. I suoi occhi verdi non smisero di cercarla. Lei tirò su con il naso, con un gesto morbido e sinuoso si tolse i capelli capitati sulle labbra per la testa chinata, fece un gran bel respiro, alzò lo sguardo e si ritrovarono....mai persi per un solo istante.

Monday, September 22, 2008

Punti le virgole come con le dita i miei capelli dietro le orecchie.
9

Sunday, September 21, 2008



tra poco sarà tutto tuo!

nobe

Monday, September 01, 2008

Friday, August 22, 2008


Buon Pompleanno!
unoeuroèquantopoteboregalatti.
poipurependerlopepompralapissa
sepotebafa?

Wednesday, August 20, 2008

Dice che ieri era de compleanni.. Perciò requisisco un piccolo spazio di codesto blogghe per fare tanti auguri al proprietario, che ormai se sta a ffà vecchio ma insomma c' ha buon brodo..

.. Bella Sga!

Sunday, June 15, 2008


Io e Andreotti

A Roma ,sulla via Ostiense, vicino ai mercati generali, c'è un bar pasticceria che si chiama "Andreotti - dal 1934": a parte il nome non c'entra nulla col senatore. Ultimamente con A. andiamo spesso da Andreotti, il bar, perchè fanno dei tortini alla mela incredibilmente buoni. Poi per lei, per A., quel bar è una sorta di crocevia, ci passa prima del lavoro, dopo, la sera, ogni volta che ne ha occasione. E quindi ieri sera visto che per andare al cinema, Andreotti è di strada, ci siamo fermati per il quotidiano dolcetto. una volta mangiato siamo corsi in macchina e corsi verso il cinema, nel quaritere Eur: siamo andati a vedere "il Divo", che parla di Andreotti, il senatore, che non c'entra niente con il bar pasticceria. Il film è bellissimo, andatelo a vedere, avvincente e girato in modo ambizioso, ludico: si vede che il regista era ispirato. Ed il personaggio che ne viene fuori è l'Andreotti che tutti conosciamo, con i suoi intrighi con la mafia, il vaticano, la massoneria, con i suoi giochi di potere, le sue schifezze istituzionali: in breve, Andreotti, il gobbo. Usciamo dal film proprio soddisfatti e ci avviamo verso casa mia, non vogliamo fare tardi perchè io stamattina lavoro e mi devo alzare presto. E quindi arriviamo davanti casa, su lungotevere e per magia troviamo anche un posto, un solo parcheggio nel raggio di kilometri. A.si fionda e mette la macchina non accorgendosi che dall'altra parte della strada, una decina di metri più in avanti c'è uno con una macchinona che sta facendo retromarcia. In breve sostiene che il posto è suo, scende dalla macchina e viene verso di noi, a discutere. A. tiene il punto e dice che il posto è nostro e che non le va di discutere : lui fa il bello, lo sciolto, richiamando tutti alla buona creanza. Ma secondo noi la buona creanza c'entra poco e teniamo il punto, ed il parcheggio. Lui ad un certo punto fa il numero: tira fuori dalla tasca il portafoglio ed esibendo un distintivo dice "ah si, fate cosi? ed allora ecco qua!". Ed insomma scopriamo che questo è un Carabiniere. A. vedendo quella scena si irrita ancora di più ed alza anche un pò la voce: io che fino a quel momento ero stato zitto dico al caramba, ridendo: "eh quindi questa cosa che significa?che è un'intimidazione?". lui intuendo che quel gesto non c'aveva fatto ne caldo ne freddo continua a richiamarsi alla buona crenza: A. s'è proprio innervosita, io dico al Carabiniere che quello è un abuso e gli chiedo di darmi nome e cognome. Tutta sta scenata per un parcheggio. Va a finire che lui se ne ritorna in macchina tra A. che ride incredula ed io che grido alla guardia, per farmi sentire da tutti "complimenti, bell'esempio, un'esponente dello stato che fa queste cose!sei proprio bravo". Monta in macchina e se ne va: ed io e A. scherziamo sul fatto che dopo quella figura di merda, la ragazza che era in macchina col caramba, si negherà sotto le lenzuola. Per sbollirci un pò ci facciamo un giretto verso Castel Sant'Angelo ed andiamo verso la Posta che sta alla fine di Corso Vittorio. Io dico ad A.
"lo sai che qui abita Andreotti?"
"si si, lo so, l'ho visto diverse volte".
A. preleva i soldi e ce ne andiamo, passando proprio davanti il portone del gobbo. Ora la cosa si fa davvero comica. Pochi secondi prima di noi, sul marciapiede passano 4 persone: 3 uomini ed una donna. Di questi ,due sono omoni belli piazzati, due invece sono anziani ed entrano nel portone del palazzo dove abita Andreotti. Ebbene, potete anche non crederci ma quei due vecchietti sono Andreotti e la moglie.
"ora il cerchio si è veramente chiuso, possiamo anche andare a casa".

Sunday, May 18, 2008


Inchattati



Raf scrive: aò
sgamas scrive: aò
Raf scrive:quanno se prova?
Raf scrive:merc.?
sgamas scrive:dice mercoledi
sgamas scrive:dice
Raf scrive:ok.com'è andata venerdì?
sgamas scrive:bah,semivuoto,ma er charango ce sta da paura
Raf scrive:bene bene
sgamas scrive:a te come è ita?
Raf scrive:la solita. però era pieno de figa
sgamas scrive:bene allora
Raf scrive:si
sgamas scrive:se sa che er jazz piace alla figa
Raf scrive:ho dato n'occhiata de sfuggita..e la figa piace un po' a tutti
sgamas scrive:si si..me pare de ricordà de si
Raf scrive: si, io lo dico perché me l'hanno detto eh
sgamas scrive:pure io ,parlo cosi pe sentito dì,ma ce stanno tutti in fissa..boh..a me nn me dice niente alla fine
Raf scrive:no ma, boh.. io non so di cosa si parli in realtà
sgamas scrive:ma la figa dici?
Raf scrive:si si: tipo le ranoccchie fritte, mai provate.Po esse che se assaggio me piacciono, ma così, se me lo chiedi te dico de no
sgamas scrive:no ma infatti..e poi mettice pure che uno nn pò manco essere prevenuto..però boh
Raf scrive:boh,
sgamas scrive:tutto sto gran parlare de sta figa..boh
Raf scrive: si tipo er cellulare, prima che cazzo ce devi fa, poi tutti co sto cazzo de coso
sgamas scrive:bravo!
sgamas scrive: prima ce l'avevano cor cellulare...prima ancora con le nike, mo ce sta la figa..adesso stai a guardà ,andranno tutti in fissa pe e camice de flanella
Raf scrive:si,si, poi i calzoni de fustagno....si si, già se sa
sgamas scrive: si ma infatti du palle..poi a me le mode
Raf scrive:no no, per carità
sgamas scrive: nn me appassionano proprio..magari la cosa in se vale pure, ma col fatto che va de moda..
Raf scrive:
no poi er francese manco lo so...ah, la moda? avevo capito le monde
sgamas scrive:no no..dicevo la moda, tipo la moda della figa
sgamas scrive: in quel senso
Raf scrive: no no, la moda, per l'amor di dio..no
sgamas scrive:no no,lassa perde
Raf scrive: tipo pure la figa alla moda, ma per carità di dio
sgamas scrive:li è il peggio
Raf scrive: io dico, megio un ber piatto de bucatini, pure cotti...
sgamas scrive:ma si; saremo pure all'antica, ma un ber piatto de bucatini..
Raf scrive: eh, si, ma poi alla fine, vedi che pure sti giovanotti, se devono scieglie tra un piatto de buactini come se deve, e un bel pezzo de figa...
sgamas scrive: quelli so capaci che te scelgono a figa..è che la società e prima di tutto la famiglia nn gli hanno trasmesso i valori veri
Raf scrive:ao tutti co sta figa, ma dico che cazzo e mo sti bucatini chi cazzo se li magna?
sgamas scrive: la colpa è pure della scuola
Raf scrive:soprattutto della scuola
sgamas scrive: ormai pare che se non c'hai na figa pe le mani a 13 anni nn sei nessuno e invece proprio la scuola dovrebbe insegnare che prima vengono i bucatini
Raf scrive: ma a quanto pare pure de 13 anni..
sgamas scrive: eh no scusa, mo stai a giustificà!
Raf scrive: no no, ma io veramente in tal senso mi sentirei di dire di no a determinate condizioni
sgamas scrive:ahhhhhhhhh
Raf scrive: troviamo un terreno comune, e zappiamolo insieme
sgamas scrive:ah, in quel senso si
Raf scrive: in entreambe i sensi di marcia
sgamas scrive: d'altra parte è pure vero che i bucatini de oggi nn so mica quelli de na vorta e quindi il regazzatto de oggi..
Raf scrive: no, ma secondo me è il sugo che...
sgamas scrive: che se trova a dovè sceglie tra un piatto de bucatini magari
Raf scrive: magari scotti...eh allora si, meglio la figa,je do ragione
sgamas scrive: hai capito in che senso? quindi le reponsabilità so pure nostre che nn je abbiamo fatto conosce i veri bucatini
Raf scrive: so pure le nostre nella misura in cui non si rispettano i tempi di cottura,
sgamas scrive: hai capito in che senso
Raf scrive: eh, o assaggi, o stai lì coll'orologio, nun s escappa
sgamas scrive: e invece oggi:e la palestra,er cinema,la televisione
Raf scrive: eh, no, mo vanno tutti de corsa a fa la fila da ikea, nun c'è tempo
sgamas scrive: sti bucatini nn hanno la giusta attenzione e se cociono male
Raf scrive:assolutamente
sgamas scrive: assolutamente si. allora io dico:tu stato ma mi vuoi permettere di cucinalli come se deve sti bucatini o no?perchè se la risposta è si spiegame perchè non so mai stati riconosciuti i permessi dal lavoro pe cucinà i bucatini
Raf scrive:eh
sgamas scrive:li danno pe tutto sti permessi. pe a malattia,i funerali,i matrimoni e i bucatini no. perchè?
Raf scrive: i bucatini come pure i fusilli, le mezze maniche, i rigato ni le penne eh, senò pare che uno discrimina
sgamas scrive:si però ora attenzione ,le rivendicazioni vanno fatte gradualmente. se sul tavolo della concertazione ce metti, fusilli, rigatoni bucatini, mezze maniche, finisce che se magnano tutto e nn se ne fa niente
Raf scrive:ah, allotra quanno è pronto se magna eh? allora no, nun me sta bene, io me dissocio. eh si
sgamas scrive:noo
Raf scrive: allora grazie, tutto a tavola bello pronto, eh si, e ce so boni tutti

sgamas scrive:io sto dicendo che le battaglie vanno fatte gradualmente
Raf scrive:se se
sgamas scrive:un pò per volta..e no scusa adesso nn me sembra un atteggiamento corretto il tuo
Raf scrive: intanto se semo magnati tutto, caffè ammazza caffè....poi te arzi e che fai? na battaglia?massimo te poi fa na pennica
sgamas scrive: si ma nn è un discorso di pennica
Raf scrive: no sta sinistra ha stufato, e il risultato elettorale ne è la conferma
sgamas scrive:ma che c'entra, quello è stato perchè l'elettorato era stanco,e anche per una certa timidezza nell'affrontà le questioni dei cittadini reali
Raf scrive:era stanco si, tutto er giorno a cucinà pe sti stronzi, e te credo
sgamas scrive:anche quello,lo riconosco.però nn me poi di che nn ha influito pure il fatto che semo annati a votà de domenica.
storicamente l'elettorato di sinistra la domenica se fa la pennica
Raf scrive:ah su questo te dio ragione
Raf scrive:do
Raf scrive:dò
sgamas scrive: è stato un grosso errore metterle di domenica:l'operaio la domenica dorme
Raf scrive:si si..il tifoso tifa...
sgamas scrive:il libero professionista che nn fa un cazzo tutta la settimana

Raf scrive:il tifoso romanista intendo
sgamas scrive:la domenica pia e va a vota..anche quello ha influito
Raf scrive:eh si pure pe pià un po' d'aria
sgamas scrive:hai capito..se fa la passeggitina,gelatino,e taaac,
va a votare il berlusca,magari anche accompagnato da un bel pezzo di figa...e lo vedi come i discorsi tornano
Raf scrive:eh allora lo vedi che tutto torna?
Raf scrive:eh si si
sgamas scrive:è cosi!nn se stamo a inventà niente
Raf scrive:è così..vabbè allora se semo detti tutto?
sgamas scrive:me pare de si
Raf scrive:allora te saluto
sgamas scrive:te saluto..ciao
Raf scrive:ok ciao, grazie della chiacchierata
sgamas scrive: se vedemo domani ar manicomio
Raf scrive:si, braccio c

Tuesday, May 13, 2008




stasera al centro sportivo dove lavoro c'è la finale di un torneo di calcetto, un memorial dedicato ad un ragazzo morto di leucemia 9 anni fa. si chiamava A. e, fatalità, frequentava il mio stesso liceo proprio negli anni in cui anche io sedevo tra i banchi. non lo conoscevo e non sapevo della sua triste storia: è morto quando aveva 17 anni, lasciando i genitori in un'inconsolabile dolore. l'organizzatore del torneo è il padre, membro di una delle più importanti e ricche famiglie di ostia. suo fratello è anche presidente della squadra di volley che si allena qui: sono molto diversi, l'unico dinamico e sfrontato, l'altro, il padre di A.molto gentile, cortese, sempre moderato nelle affermazioni. mentre scrivo ci sono le premiazioni in atto, è il padre a parlare davanti ad una quarantina di persone in un irreale silenzio. assistono dagli spalti allo sforzo di un padre di tenere in vita il figlio, almeno nella memoria di amici e conoscenti. nel palazzetto dove si svolge la cerimonia, ho visto nei mesi, tornei di tutti gli sport possibili ed immaginabili; sempre grande festa, sempre grande animosità. stasera è immerso in un silenzio d'attesa, credo che molti stiano aspettando solo che tutto questo finisca. e mi viene da pensare che non fa piacere a nessuno pensare alla morte, soprattutto quando si è giovani e si ha una vita bellissima da vivere davanti a sè. ma penso lo stesso che stimo e ammiro quel padre, tanto, proprio perchè ci tiene a parlare di argomenti odiosi ma veri . porta avanti la cerimonia con forza, imponendo a tutti di partecipare fino all'ultimo. all'università ricordo lessi che i riti, gli eventi riccorrenti, proprio a questo servono: a ricordare alla comunità che certe cose accadono e che sono parte della vita. non è un pensiero originale lo so, ma d'altra parte che volete che vi dica, la morte ha poco di sensazionale. e lo so, starete pensando "ma che razza di post ha scritto oggi Sgamas?": ho raccontato di un fatto, di un ragazzo morto, di un padre che soffre. non si può sempre scrivere di opinioni, di impressioni, c'è anche dell'altro. un saluto.

Tuesday, May 06, 2008


Guardo gli asini che volan nel ciel

lo so, siamo in un periodo di magra del blog, scrivo poco ed anche cose poco interessanti: quando finisco a parlare di politica forse significa che sto raschiando il fondo. forse, ma forse no. è che non ho molto da raccontarvi, o meglio, avrei molto ma non si parla di certe cose in questa sede. questo è un blog basato sull'assenza, sulla ricerca, e capita che quando uno trovi qualcosa, qualcuno, non abbia poi tanto da dire. Freddy capitombola un pò meno, sta un pò più tempo con la schiena ed il corpo dritti. E poi sono almeno un paio di mesi che non scrivo un pezzo, cosa strana per me, solitamente molto prolifico. credo di aver esaurito un certo filone, una buona dose di argomenti; sono sicuro che ne stanno arrivando di nuovi, ma ancora non ho imparato a riconoscerli, a dargli una forma. l'importante, come dice il proverbio, credo sia partecipare, che poi di tempo per riflettere sulle cose ce ne sarà anche troppo. ed allora scusate se scrivo poco, scusate il sereno; è la pioggia che lascia chiusi in casa, con tante cose da dirsi e poche da vivere.baciabbraccichi

Tuesday, April 29, 2008

e quindi ritorna di nuovo, per altri 5 anni, quello schifoso e tutti gli schifosi che gli stanno al fianco. in più a roma ha vinto anche l'altro porco, il maiale: c'è una puzza di merda in giro che non si respira. non che con gli altri sarebbe andata meglio; sono degli schifosi anche loro. ma berlusconi, no, proprio no. provo un certo disprezzo per chi vota berlusconi, quella gente mi fa un pò senso. identificarsi con uno così, votarlo sapendo il criminale che è,quello che ha fatto, non so, non capisco.
a parte questo, tutto bene, davvero, tutto bene.

Saturday, April 19, 2008




e me ne andavo per via del parlamento, a passo lento. e neanche fossero giorni che camminavo, ero stordito dal quel procedere. mi sembrava di essere invisibile, senza peso, un palloncino pronto a decollare. ho gettato in aria un velo tessuto negli anni, l'ho strappato di dosso come si fa con i moscini che ti si appiccicano addosso per il caldo. ed ora mi sento nudo, vuoto, pieno, affaticato, in forze, in forse. oggi ho capito che si può essere stanchi e pieni di energia contemporaneamente. come un filo d'erba, che magari qualcuno ha calpestato ma che è ancora verde, verde di speranza.

Thursday, April 17, 2008

l'anfora risuona quando è vuota, quando è piena è silenziosa.

a presto, molti abbracci.

Saturday, April 05, 2008

cosa cazzo sto facendo?

Friday, April 04, 2008


Vita da cani


" V. devo andare a questo matrimonio e non mi va proprio..è un cugino che ho visto 2 volte in vita mia..e poi i matrimoni non finiscono mai, durano troppo".

"devi andare invece. matrimoni sono buona occasione per conoscere ragazze e tu puoi sposarti poi"

al centro sportivo dove lavoro c'è un ragazzo cingalese, ride sempre, come tutti i cingalesi. e insomma mi racconta che a maggio si assenterà un paio di settimane perchè torna al suo paese per sposarsi. mi congratulo per la notizia ed inizio a fargli le solite domande di rito.

"da quanto state insieme...come vi siete conosciuti..lei verrà a stare qui...vi sposate con rito religioso..etc". ed esce fuori che si sono conosciuti tramite un annuncio messo su un giornale, una pratica molto in uso nel suo paese. V.mi racconta che ogni domenica esce un giornalone di soli annunci di persone che cercano martito o moglie, roba tipo: "25 anni, bello, con lavoro e casa, cerca moglie." oppure "ragazza di 23 anni, studentessa, cerca marito". una volta che si è risposto all'annuncio le famiglie entrano in contatto e si inviano foto dei candidati sposi. dopo un pò di tempo ci si incontra ed in qualche modo si cerca conferma se quello che c'era scritto sul giornale era vero: casa, lavoro, bello, buona famiglia, religione etc. gli sposi si conoscono e se si piacciono si prosegue con l'iter. nella fase successiva i nubendi, ognuno per conto proprio, portano il proprio oroscopo (molto piu preciso del nostro, basato sull'ora esatta di nascita) ad una sorta di mago. questo analizzando gli oroscopi tira fuori il giorno giusto per le nozze, ed addirittura, le modalità temporali con cui si deve svolgere il rito (es. 9e30 entra la sposa..9e51 tizio dice qualcosa a sempronio.,,)in tutto questo gli sposi non si vedono e frequentano mai, ma si possono sentire per telefono. il mio amico V., per dire, la sua futura moglie l'ha vista solo una volta e sarà cosi sino al giorno delle nozze. il rito dello sposalizio è un pò articolato: la parte principale è costiuta da una pedana sulla quale gli sposi devono salire contemporaneamente ed ovviamente ad un orario precisissimo. il rito è di origine folkloristica, i buddisti infatti, non prevedono un rito per il matrimonio, almeno in sri lanka. una volta sposati si parte in luna di miele.

" e com'è la tua futura moglie?"

"bella"

"e come tipo ti piace?"

V. fa spallucce e sorridendo dice che si poteva fare meglio ma va bene. Io penso che siamo distanti da certe culture anni luce. ha visto una volta la sua futura moglie e non si preoccupa di niente, affronta questo passo cosi, con serenità . e non che sia scemo o disperato o che qualcuno lo abbia obbligato, sembra che gli va e tanto meglio per lui.

a noi potrà anche sembrare assurdo ma la vita può assumere anche queste forme, può avere anche queste dinamiche. non mi do pace, non capisco da dove gli arrivi tutta quella luce che hanno negli occhi, tutta quella serenità. i cinici diranno che è rassegnazione, io non credo, non c'entra proprio nulla, è qualcosa di molto piu profondo e bello e spirituale. al supermercato oggi era pieno di persone che avevano tutti scelto la propria moglie, il proprio marito: avevano delle facce cosi tristi. mia madre diceva sempre che ci sono persone a cui manca sempre una lira per fare due. è proprio cosi, non abbiamo ancora capito nulla di cosa significhi vivere, siamo ancora nella fase in cui dobbiamo rispondere agli stimoli che ci vengono dall'esterno. proprio come i cani .

Tuesday, April 01, 2008

stanco, ma tutto a posto.

Saturday, March 29, 2008

di due categorie sono sempre stato invidioso: i ballerini ed i pittori. dopo averli visti all'opera rimango sempre turbato, sarà perchè mi piacciono le arti vive ed in particolare quelle che con pochissimi mezzi riescono a creare tanto. prendete un ballerino, non gli serve che il corpo per creare, per rendersi libero, per allontanarsi da questo stupido mondo di cose, di oggetti, di pensieri consumati come le suole delle scarpe. o un disegnatore, gli basta una matita e sparisce per lui tutto il resto, o meglio tutto diventa quello che sta imprimendo sul foglio. e sembra tutto cosi immediato, le loro opere, i loro manufatti, sembrano frutto dell'istante. in realtà, ci hanno messo anni magari per arrivare a quei livelli, una vita a volte. Una volta a Picasso una giornalistA disse "maestro, cosa ne pensa del fatto che i suoi quadri, spesso anche quelli che lei ha prodotto in 5 minuti, oggi valgano miliardi". lui le rispose "signorina, lei sbaglia, io ci ho messo una vita e 5 minuti"..ma io non parlo però solo dei grandi artisti, ma anche semplicemente di chi ama danzare o disegnare, cosi, perchè gli viene. rimango incantato a guardarli, forse perchè sono due delle tante cose in cui sono proprio negato, ed invece mi piacerebbe da morire. il disegno soprattutto, mi tormenta, darei oro per sapere disegnare anche in maniera mediocre; invece sono proprio incapace, e mi fa rabbia eh. stasera al centro sportivo in cui lavoro, c'era una rassegna di danza: me ne sono rimasto li a guardarli, belli da fare invidia ad un cielo stellato. ed ho pensato anche che la vita sarebbe davvero detestabile se non ci fossero le passioni, se non ci fossero persone che s'impegnano con tenacia per raggiungere un risultato che spesso è solo personale. quello è il bello, nella danza, come nel disegno, come nella musica, come in altre forme d'arte, sei tu a decidere quando sei stato bravo, spesso indipendentemente da quello che dicono gli altri. questa secondo me è passione, quando non hai bisogno dell'incoraggiamento esterno, quando fai qualcosa perchè senti di dovere, un dovere che rima col volere, il migliore quindi. forse è per quello che spesso chi si è esibito accetta i complimenti a mezza bocca: perchè sa di non essere stato davvero bravo, non si è piaciuto. io mi auguro che voi lettori di questo blog abbiate qualcosa che vi brucia dentro, che vi fa tardare la sera e rammaricare quando non si è avuto abbastanza tempo per dedicarcisi come si voleva. stasera il mio pensierino è proprio semplice: viva le passioni, viva la vita.

Thursday, March 27, 2008


Concerto di primavera (incompiuta)


adagio : sveglia 7e50, levata dal letto con ritardo di 10 minuti. sciacquo, caffè, colazione.

allegro con brio: 8e30 lungotevere su motorino con primavera in arrivo. zizgare tra automobili incolonnate. viale trastevere, arrivo in via pascarella, presidio asl roma D, distretto 4.

largo: affiancamento a operatrice di cui non ricordo il nome. 28 persone in coda.

andante con molta espressione: 11e20 circa. utente con impegnativa per visita cardiologica che alza la voce.

largo: 13e01, fine affiancamento. motorino, viale trastevere, casa. capriola, bicicletta, spesa a campo di fiori (acquisto di pizza bianca all'antico forno, insalta, arance)

adagio: pranzo.

adagio con sonno: disbrigo corrispondenza informatica.

vivace con fuoco: 15e40 caffè, esercizi con strumento a 6 corde.



Sunday, March 23, 2008


Pio-ggia

ed è venuta tanta di quella pioggia che sembrava capodanno, con l'acqua al posto dei botti, della polvere da sparo. succede di giorno che arrivi troppo presto la sera e di sera che non passi abbastanza serenamente la notte, fino al sorgere del nuovo giorno. che poi più che nuovo a me pare usato. ma cari amici, care amiche, la sazietà è la virtù dei fessi, e, metaforicamente parlando, non ci si dovrebbe mai alzare da tavola. e poi, come per i cacciatori, come per i pescatori, bisognerebbe smettere di augurarsi un "buon pranzo". Cristo oggi è risorto, con l'ombrello immagino, visto il tempo.

Thursday, March 20, 2008

e invece mica tanto è arrivata la primavera. oggi io preso tanta pioggia e vestiti tutti baniati. tornato casa da corso e cucinato buona carne e insalata. poi io fatto pennichella che dormo poco ieri e svelio 4. studiato diritto di minori poi fatto bella fuma. a 6e30 vienuto amico e noi andati che lui deve comprare pure scooter da amico che abita vicino regina università: zona dove asini no volano ma speriamo nasce bei fiori co belli colori. poi io tornato casa e riuscito che san lorenzo amici e io pure cantato perchè loro suona e dice vieni vieni. io ora letto e tanto fresco, domani mattina lavora presto e speriamo no fa casino. mi manca tanto angelina, mio amore che lei periodo non mi vede, ma io volio tanto lei perchè più bella donna di mia vita. notte senza lei è ore senza lancette, numeri senza stanghette. vita che lei no qui è grigia come matita che noi scrive ciao.

Wednesday, March 19, 2008

mi sto comprando uno scooterone (dico sto comprando perchè ho la possibilità di provarlo qualche giorno).finalmente, qui dove vivo è tutta zona con parcheggi a pagamento e la macchina sono sempre costretto a lasciarla a qualche chilometro da casa. poi la sera per muoversi è un casino e con i notturni gli spostamenti sono scomodini. certo, termina un pò la prima fase sregolata di questa mia vita romana, questa sorta di erasmus al centro. sto affrontando la spesa perchè sto cambiando lavoro e entro maggio dovrei iniziare al lavorare al CUP della A.s.l. il Cup è dove si vanno a prenotare le visite ed io sarò quello a cui verrano indirizzate un sacco di parolacce. "ma guarda quello quanto è lento...ma il medico m'ha detto cosi..ma all'ambulatorio m'hanno detto colà..ma sta visita il mese scorso la passavate...ecco, se vanno pure prende er caffè.." il lavoro non è un granchè ma la paga è decente e lavorerò vicino casa. in più c'è la faccenda dell'orario: è un part-time, un grandissimo part-time. e io di fronte al tempo libero rinuncio a tutto: piuttosto vado in giro nudo. in più cari amici, a fine aprile ho gli scritti del concorso e ci stiamo anche organizzando, con la scuola di musica, per lavorare l'anno prossimo nelle scuole. insomma non so a chi dare i resti. il problema è che corro corro senza arrivare: ma arriverò, presto, lo so, arriverò. dove?boh.

Tuesday, March 18, 2008

Un bel giorno arrivò la pasqua, e Cristo disse " Torno subito".

Aspetta, aspetta, non tornava.

Perchè aspettare pasqua per non tornare più? Io preferirei il Natale, tutti sono quasi più allegri, il dispetto riesce meglio.

Comunque, continuano a piovere gatti.

Abbaci!

Monday, March 17, 2008


ma che vi devo dire: io la pigrizia non la capisco, a me le persone pigre fanno rabbia. è una delle cose che mi infastidisce tantissimo nelle persone, a dire il vero una delle poche. a me raramente capita di dire: "no, non mi va..quella cosa proprio no", sarà che tutto alla fine è divertente, ha un suo risvolto interessante. o no?certo, alcune cose le faccio volentieri, altre meno, ma dire di no proprio è raro, mi pare scemo:. e invece a quello non va di fare quello, quello non telefona perchè boh, quell'altra non ti risponde perche non si sa, quello no è stanco che lavora, quell'altro studia, l'altra c'ha non si sa che, quello io solo un birra e vado a casa, quell'altro facciamo domani: insomma sta di fatto che alla fine tutti si annoiano perchè si finisce attorno ad un tavolino in 3 a parlare di lavoro. chi ce l'ha e chi no. e basterebbe invece cosi poco per farsi 4 risate fatte per bene. succede qualcosa che non capisco: a nessuno va mai di fare nulla. ma come cazzo è?ed invece si parlava con mia cugina di quelle belle serate in cui si era in tanti, in cui c'era il tanto denigrato gruppone. ma alla fine lo sapete che penso? è vero il detto: più siamo e più ci divertiamo. e invece no ognuno per se, decine di tavolini da 3. ma che senso ha, non ci sopportiamo davvero tanto l'un l'altro? o è semplicemente pigrizia? no, perchè io la pigrizia non la capisco, a me le persone pigre fanno rabbia.è un delle cose che mi infastidisce tantissimo nelle persone, a dire il vero una delle poche...ma già l'ho scritta sta cosa o mi sbaglio?

p.s. e poi che palle le donne quando vedono un animale: ore e ore a fargli le coccole, con quelle vocine..come se fosse sempre la prima volta che ne vedono uno..quanta retorica.

Saturday, March 15, 2008

è arrivata la primavera: che bello.

Thursday, March 13, 2008


Scappa o


ogni volta, capita sempre, sembra una legge di una certa gravità. si perchè un istante prima sei lì a suonare, a fare quello che ti rende davvero libero, comodo, a tuo agio, mentre l'istante dopo capitombola tutto giù per terra. penso sia la stessa sensazione che hanno i pugili quando cadono sul tappeto, doloranti, consapevoli che tutto è finito. e non è tanto un fatto di vincere o di perdere, almeno con la musica questo non c'entra, non ci sono vincitori. scendere dal ring è comunque la sconfitta, il colpo che ti lascia percosso. forse perchè vorrei sempre che il palco si trasformasse in una chiatta che mi navigasse via da qui, dove c'è poca, troppa poca comprensione. e piu sono i complimenti e più sale la voglia di mettersi a correre, a braccia aperte sperando di riuscire in qualche modo a spiccare il volo, prendendo il largo. ma no, non badate a pquello che dico, a queste parole tanto tristi; è che stasera ho suonato e c'era tanta gente e mi hanno fatto tanti complimenti. e bravo di qua, e bravo di la, e che bei pezzi che scrivi, e ce l'hai dentro la musica, e stronzate, cazzate del genere. e dover apparire normale, allegro, perchè altrimenti fai il personaggio, sembri di quelli che se la credono. per fortuna si suona la sera e dopo si va a dormire; senza aver concluso niente. sento una solitudine disarmante ogni valto che scendo quel gradino. vai a capire perchè.

Sunday, March 09, 2008


Inventore pazzo..di lei.


ho soffitti decollanti, barometri modificati, termometri che insegnano all'inverno il fasto dell'estate sciogliendo il ghiaccio in te bollente. scarpini da scalata lunare, tovaglie autopulenti le briciole di pane, le gocce di vino; al contadino non far sapere del mio formaggio con incorporate gia le pere. ho lumini da natale che spruzzano palle di neve, seggiole che intuiscono la giusta inclinazione, a seconda della situazione in corso d'opera. motori a 6 cilindri, con rispettivi sei conigli, sommandosi ai cavalli, mi sembra anche normale che l'auto faccia un poco di rumore: in fondo sono tutte bestie. ho tasche collegate con la borsa di milano, inflazione che si attesta con una buona approssimazione tra le mutante ed i pantaloni. cuscini appiccicosi rincollano i capelli caduti, insalatiere sciape per via della pressione alta, superati i 70, intesi come chili. ma averti qui con me è tutto quello che vorrei; non averti qui con me, sei l'unica mancanza che non accetterò mai.

Thursday, March 06, 2008


de rerum novarum

lo scarico del bagno difettoso che si attiva da solo a intervalli regolari. una moto in lontananza sfreccia su lungotevere. ed il ronzio del frigo, il nitrire dell'ambulanza, la luce del soggiorno che serve appena a trovare la strada per la camera da letto. sono appena rientrato, ero a s.lorenzo a sentire un'amica che cantava. sono tornato col notturno che mi ha lasciato a borgo pio. castel sant'angelo era deserto, il fiume impassibile, come se non stesso accadendo nulla di quello che capita, qui, dalle mie parti. ed i san pietrini luccicati dalla pioggia, che sembrano carte di caramelle. la pioggia scarta la città, la rende più commestibile. di notte mi innamoro sempre di roma, quelle luci gialle fiorite alla radice degli archi dei ponti, mi tirano le lacrime giù dagli occhi. e la tromba delle scale che mi suona ogni sera davanti al portone di casa. 3 mandate e sono dentro al mio guscio, stasera che ho prudentemente acceso i termosifoni, anche bello caldo. e sento tornare la pioggia ticchettante sul tetto, (direttore d'orchestra che bacchetta per il desiderio di cominciare). tra poco inizierà l'ennesima notte di buio, pesto, ottimo per condire la pasta. domani, solo domani, so che sarà luce, motore, azione.





p.s. vi scrivo da casetta, per la prima volta.

Wednesday, March 05, 2008

L’anarchia è una forma di governo o di costituzione nella quale la coscienza pubblica e privata, formata dallo sviluppo della scienza e del diritto, basta da sola a mantenere l’ordine ed a garantire tutte le libertà.

(Pierre-Joseph Proudhon)

..e questo è quello che penso

Thursday, February 28, 2008


ho seguito il consiglio di un'amica; da un pò di settimane ho iniziato a scrivere la mia prima opera seconda. parla dei quasicristalli, di roma, di una ragazza sparita su di un autobus, di musica, di certe trattorie dove si possono ancora mangiare le zuppe a pranzo. e poi ancora di anarchia, di compassione, di giustizia e delle cartacce delle caramelle rossana che intasano l'ingresso di casa. mi sembra ci sia materiale no?

Monday, February 25, 2008

per farvela breve, ho perduto parecchi numeri di telefono. magari è un bene.

Sunday, February 24, 2008

contromano

un arco poggiato su una scrivania non mette paura, non serve neanche a niente, figurarsi se ha le frecce di gomma. ed una matita spuntata a fare da segnalibro di un libro di queneau. queneau è il mio scrittore preferito, davvero il più grande, sentite come inizia questo romanzetto che sto leggendo "faceva un tempo sul tipo sottili gocce d'acqua qua e la, faceva un tempo da notte umida". splendido. e quindi ero a lavoro a leggermi questo, ed al lavoro, al centro sportivo dove lavoro, c'era una gara di tiro con l'arco. stamattina alle ore 10e15 ho deciso che entro un mese me ne vado, cambio lavoro. ho qualcos'altro in ballo ed in ogni caso andrò via di la entro 30 giorni. li mi abbrutisco, e basta. stamane faceva un tempo tipo larghe gocce di sole, faceva un tempo da giornata splendida e mi sono scocciato di essere lì. c'erano gli scout che cantavano le loro canzoni idiote sulle gesta di una marmotta in un torrente; gli arceri con i loro archi ed i loro binocolini per vedere il punteggi. le frecce che si infilzano nei bersagli di plastica, fanno uno scroscio di pioggia, sembrano sottili gocce di acqua. ero stanco ed assonnato perchè ieri sera abbiamo suonato ed ho fatto tardi, dormito poco, un 4 ore scarse. ma la stanchezza ti da quella lucidità necessaria per prendere le giuste decisioni.
il presidente dell'associazione arceri di roma è un signore con un qualche problema alla gamba destra, fuma la pipa e fa molta confusione, è un tipo allegro credo in generale, pensate un pò di domenica mattina. e per non sentire la sua giovialità e quell'atmosfera da colazione nel parco artificiale, mi sono allontanato dal mio posto di lavoro, per una mezz'oretta abbondante, sperando che al mio ritorno si sarebbero calmate le acque. ebbene cosi è stato.
"la cercavamo, volevamo chiederle se potevamo prendere..ma dov'era?"
"ero a controllare che il bruciatore del palazzetto facesse..che poi, a lungo andare..e c'era anche il presidente che..dopodomani..e quindi..." ma andate affanculo, ma vado affanculo. questi discorsi non sono fatti per stare in bocca a me, non ho più intenzione di farli. il periodo di riposo che mi ero preso per riprendermi da alcuni eventi recenti è terminato, ora si ricomincia. non mi sono ripreso ancora ma, no, non è un buon vivere questo, soddisfazioni troppo diradate. necessito cambiamenti. la cosa che mi rallegra è che ho parecchie cartucce da spararmi,anzi, frecce da tirare. hasta la victoria siempre.

p.s. sto valutando l'acquisto di un motorino, mi serve per certi giri. per il resto casetta è sempre più bella, le mie installazioni aumentano ed iniziano già le prime collaborazioni. la prima, trattandosi del museo freddy nasone, non poteva essere che con M...

p.s. Giovedi suoniamo al Qube, alle 23.faremo tutti pezzi nostri. vi consiglio di venire.

Wednesday, February 20, 2008

Il vostro affezionatissimo, in questi ultimi giorni, osserva che certe cose non cambiano mai. nel bene e nel male. a risentirci.

Tuesday, February 12, 2008


mattino

dunque stanotte non ho dormito, un pò per la gamba, un pò (soprattutto) per altri pensieri..ciclicamente sono inquietò, parecchio. capita direte voi, capita direi pure io. ho scritto anche due righe in proposito, che ora però non trascrivo. capita a volte che mi inizi a premere qualcosa nel petto, come un dito che mi indica, che mi accusa. ed allora mi rivolto nel letto e non trovo pace, forse perchè sono colpevole, perchè in fondo so che la coscienza in questo caso ha ragione. credo di essere al palo da anni, fermo, come il sole ad illuminare tutto intorno. si, illumino l'immenso, di una luce fioca, sempre la stessa, incapace di farmi abbagliare. essere il centro del proprio mondo è la posizione più infantile che si possa assumere. con questo post vi saluto, mi prendo qualche giorno di ferie dal blog. un abbraccio.a presto. lu

Monday, February 11, 2008

Ho incontrato Gesù.

Gli ho detto : " Vabbè che vabbè che t' hanno messo in croce, ma possibile che 'sta cosa debba essere uno status generalizzato?"

E lui m' ha risposto: " Sai, m' ero scordato i mitra. La prossima volta m' attrezzo e te chiamo".

E io gli ho detto: " Guarda, levate dalle scatole sennò te dò na cortellata".

E lui: " aò, ma perchè nun te droghi come fanno tutti?"

Ed io non ho saputo replicare. Sono rimasto imbambolato a guardarlo mentre se ne andava trotterellando sulle allegre note di " I got you under my skin".

Wednesday, February 06, 2008


Che Dio me la mandi cattiva

driiinn..pronto..si salve, sono T. della Sda, posso parlare con Luca Sgamas..salve sono io..si, lei ci ha inviato un suo c.v., volevo sapere se era interessato ad un colloquio da noi, è per uno stage di 6 mesi nell'area qualità..di cosa si tratta, piu in particolare?..lavorerà in un team per la crisis analysis del network nell'area client..le interessa..(mi veniva da ridere)..si certo, sono interessato..mercoledi prossimo va bene?..si va bene..arrivederci..arrivederci..

ebbene, speriamo che non mi prendono, sarebbe un trauma, dovrei rinunciare a tutto il mio tempo libero per guadagnare meno di quello che guadagno ora. dovrei smettere di suonare in quella situazione nata ora, niente più lezioni ai pargoli, niente più 3 lavori, niente più orari irregolari..voi direte "perchè ci vai allora?"..è la coscienza, devo fare il bravo, devo farmi un pò di curriculum, almeno per rispetto alla laurea che mi sono preso..che palle, stavo tanto bene, sereno.. e poi la barba mi stava crescendo cosi bene, mi toccherà tagliarla, rifare il nodo alla cravatta, stirare la camicia..devo farlo però, è la cosa giusta..e poi lavorare alla crisis analysis del network nell'area client..sarà pericoloso?uffa, voglio continuare a farmi le passeggiate per roma, in bici, uffa, con la coscienza a posto perchè non dipendo da nessuno..ma guarda te se per lavorare mi tocca chiedere una mano a mio padre, economicamente intendo..ma guarda se per fare un lavoro più qualificato devo guadagnare meno di adesso, lavorando il doppio..a me sembra una cosa assurda..e poi il tempo libero, quanto è indispendabile per vivere, mi serve come l'aria, ..ma devo andare, devo andare..non mi va, manco per niente, ma devo andare..e poi quegli ambienti di lavori tristi, con tutte quelle scrivanie, i pc, i telefoni che squillano, la mensa..madonna mia, speriamo di no, è un incubo..ma devo andare, e fare il bravo, dimostrarmi intenzionato a lavorare per loro..devo devo devo, che poi lo so che di questa vita irregolare ci si stufa, che si vogliono delle sicurezze..o almeno cosi si dice..io non sono tanto d'accordo..ma non è detta l'ultima: speriamo che non mi prendono, speriamo che non mi prendono..

Tuesday, February 05, 2008

Il paradosso del pesce d'aprile

e poi pensavo che fare uno scherzo il primo d'aprile è da un punto di vista logico parecchio difficile..si perchè potrebbe darsi il caso formale che uno scherzo fatto in un giorno dedicato agli scherzi risulti una cosa vera, seria..è come dire "meno per meno che diventano +..e io di queste cose me ne intendo. risulterebbe quindi che per uno scherzo il primo di aprile bisognerebbe fare qualcosa di terribilmente vero, normale, quotidiano. infatti data la piattaforma di partenza, ovvero che il primo sia il giorno degli scherzi, potremmo considerare il normale devianza, e la devianza normale..si, secondo me è cosi..e da qui ne derivano tutta una serie di risvolti davvero incredibili..ad esempio, prendiamo il caso di voler fare uno scherzo classico, ad esempio la solita telefonata con la quale qualcuno informa Pino di essere tradito/a..un telefono squillerà:

(pino) pronto..chi è?
(claudio) sono Claudio. tu non mi conosci ma io si..volevi dirti che la tua partner ti tradisce con me..

data questa situazione potremmo dire che, fatto in una giornata normale, sarebbe proprio uno scherzo divertente..il primo aprile tuttavia le condizioni sono ribaltate..tutto quanto avviene può essere uno scherzo, dunque pure uno scherzo..se fai uno scherzo scherzando, fai una cosa seria..ci siamo si?
e quindi la soluzione a questo paradosso, è di fare scherzi 364 giorni l'anno..il primo aprile, nel caso specifico, realizzare seriamente il contenuto dello scherzo..nel caso da noi analizzato, se siete Claudio . dovreste realmente farvi (per usare un termine dei nostri giorni) la partner di Pino..solo in questo modo, realizzereste un vero pesce d'aprile.
che ne pensate?
Z.B. so che leggi, che ne pensi, dall'alto della tua sapienza?

Monday, February 04, 2008

che malo inizio di settimana, e pensare che ero bello carico. questo cazzo di menisco s'è storto di nuovo ed io ora non posso camminare..non potete capire che nervosismo, avevo cosi tante cose da fare ed invece, per almeno 3 giorni mi toccherà stare al chiodo..che nervi. e pensate mi si è storto mangiando una fettina panata..roba da pazzi, sono nero, nero dalla rabbia.

Wednesday, January 30, 2008

filo del discorso


c'è un gran girare di autoblu vicino casetta; la crisi di governo si vede anche da queste cose. il traffico aumenta, per fortuna io sono in bici. oggi non lavoravo, così mi sono andato a fare un giro. la biblioteca comunale Rispoli, via del Corso, p.zza S.Ignazio (la mia preferita), Campo di fiori, via dei giubbonari, l.go Argentina e poi finalmente il ghetto, dove c'è un mio amico che gestisce un bar. mi affaccio per vedere se c'è ma nulla da fare, ripasserò. sono alla ricerca di un copridivano da mettere su un mobile (dovrei dire dunque coprimobile ma suona male). l'idea di partenza era trovare uno di questi negozietti etnici e risolvere lì la situazione. purtroppo non se ne trovano da queste parti e cosi...e cosi, capito davanti ad un negozio di tessuti, proprio al ghetto. sono le 14 e i ragazzi della scuola ebraica sono appena usciti. fanno un gran baccano ed hanno tutto il cappellino in testa..molti si fermano a mangiare in un fast food ebraico: sui tavoli vedo patatine e carne non identificata, mi sembra roba poco appetitosa..ma torniamo al negozio. ci sono rotoli esposti fuori e dentro decine di scaffali colmi di tessuti. lo gestiscono due fratelli, ebrei sicuramente. sembrano usciti da un film dei fratelli coen. uno è più timido, mingherlino, l'altro ha una voce tuonante, ha una corporatura imponente, e come mi vede si mette a completa disposizione.. parla un romano pronunciato e ama la battuata.
"daje bello, entra..dimme che te serve..?"
"mi servirebbe..."
"come o voi sto copridivano?"
"ma non saprei"
"eh si no o sai te"..l'uomo guarda il fratello mingherlino e si sorridono, io sto al gioco, rido pure io.
"vorrei qualcosa di colorato.."
"eccolo, daje, viè de la, seguime" e mi porta nella stanza accanto, anche quella colma di merce
"questo, questo o questo qua ble!", mi dice, ma io sono indeciso, mi piacciono tutti e tre..
"faccio una cosa, ne prendo due..mi dia un metro e mezzo di questo e quello"
il fratello nel frattempo è uscito e restiamo soli
"daje, damme na mano a tagliallo.." dice bruscamente
"si, mi dica che devo fare"
"tieni tirato li..eccolo, pronti..quattr..pe..tr..più..uno...mezz..so 12 euro"
Vabbè dai, penso, per due coprimobile, mica male, se andavo dagli etnici di sicuro mi levavano il doppio..bene bene, mi è simpatico sto negozio..
"De dove sei te?"
"di roma"
"ma che stai a dì..nun ce provà"
"le giuro, sono di Roma.."
"ma che ne so parli strano..ma de roma dove?"
"di ostia"
"aaaahhh, o vedi, mica sei de roma.."
"e vabè siamo lì.."
"emmica tanto..è n'altro mondo proprio eh.."
Ed in effetti ha ragione.
"ma ora abito qui in zona."
"ah si, e indò?"
"a coronari, una traversa, l.gotevere tor di nona"
"ahhhh, li c'è ezio, ce so i compagni"
"eh si, è vero, c'è la sezione dell.."
"è vero si, c'è ezio, n'amico mio..salutamelo tanto se ce passi.."
"sicuro.." ma tanto lo so che non ci passerò, e se anche lo facessi non direi mai "ah ezio te saluta.."
Riprendo la bici e torno a casa.sulla strada compro un pezzo di pizza bianca e mi ricordo che non ho pranzato..frittatina? frittatina, con un pò di insalata verde.

Sunday, January 27, 2008

Annate, andate.

"Maestro, ma che non lo sapevi che il padre di Giorgia, la cantante, ha fatto i sordi facendo il maiolicaro?" E' l'una e mezza di notte e P., il mio capo orchestra, mi lascia sotto casa. "Giulio todrani, il padre di Giorgia, gestisce tutti gli smorzi di maioliche di Roma, vanno tutti da lui". Ebbene no, non lo sapevo, come non sapevo che negli anni 70 si usassero termini come "capo orchestra", che è in sostanza il leader organizzativo del gruppo, quello che trova gli ingaggi, gestisce i soldi e placa gli animi. Oggi non si usa più come termine, almeno non a Roma.
"er nait era na cosa da paura..sonavamo 3 orchestre ogni sera. c'era l'orchestra di primo livello, di secondo e di terzo..io dal 68 al 71 sonavo in una di terzo..aprivamo i concerti a Bruno Martino e Peppino decapri..a Roma in quegli anni se sonava dappertutto..io prendevo 210 mila lire al mese..considera che mio fratello che lavorava alla Coca Cola, ne prendeva 80..e poi vive la notte, annà al bar degli artisti a stazione termini, se incontravamo tutti lì, dopo e serate..noi, come orchestra de terzo livello finivamo intorno alle 4..io spesso m'addormentavo sulla batteria, quanno arivava er momento della bossa nova..a vorte me trovavano in bagno che m'ero addormentato sul cesso, allora uno der gruppo se metteva dietro alla batteria e faceva du cazzate, dava du botte.."..siamo all'altezza dell'uscita Ceprano, stiamo tornando da Napoli, dove abbiamo suonato..a parlare è P., un batterista sui 55 anni. accanto a lui c'è L. anche lui della stessa età; sono amici e suonano insieme da una vita. L. ha girato il mondo come tastierista di Rita Pavone, mentre P. ha suonato in varie situazioni, soprattutto con i Santo California ed un duo dal nome Giuli &Giuli ( padre e madre di Giorgia, la cantante).
" ma com'è che hai iniziato a suonare la batteria?"
"allora maestro, devi sapere che io sò nato al Quarticciolo e in casa mia sonavano tutti a fisarmonica..mi padre, mi fratello F., tutti co sta fisarmonica..abitavamo in delle baracchette e spesso capitava che venivo dalle baracche accanto a sentìlli sonà..c'era un cortile e se mettevamo tutti li e ballavamo, cantavamo..questo per dire che s'è sempre respirata la musica in famiglia mia..poi successe che mi fratello se comprò una batteria e se fece imparà a sonalla da il "Roscio", il batterista dei Romance. mò però, mi fratello era anche forte co a bicicletta, tant'è che è stato campione nazionale. allora successe che ad un certo punto dovette lascià sta batteria; un pò pe il tempo, un pò perchè non poteva rischià i crampi sonando a batteria. e così iniziai io: sonando co M., l'altro mio fratello che c'aveva un gruppo con un batterista beota (ubriacone)..lo cacciarono e subentrai io..ma la fortuna mia, è stata l'incidente al ginocchio: me feci male e sport non ne potevo fare. la batteria era perfetta: stavo seduto.."
Arriviamo all'uscita del raccordo per ostia e P. mi sta raccontando del suo periodo londinese, di quando ha suonato per un anno in un ristorante italiano..ad un certo punto mi fa:
"la generazione mia, è stata la rovina della musica dal vivo.."
"come? che?"
"eh si maestro, lo dico per primo io, che n'ho fatte de tutti i colori..fino agli anni 60 in giro, nei locali, ci sonvano i professionisti, stavano lì co lo smoking, gli spartiti..erano tutti grandi musicisti..poi semo arivati noi, na mandria de sprovveduti, che s'arangiavamo a fa tutto..a rumba, er swing, un pò de disco, er ritmen blus..eravamo capelloni, i gestori ce pagavano de meno e come immagine eravamo più alla moda, più adatti al periodo. ma se capiva che non sarebbe durate per sempre, avemo acchiappato fino a che avemo potuto..tant'è che oggi semo rimasti in pochi a sonà: chi s'è ammazzato, chi non sona più, chi beve, che de qua chi de la.."
Erano altri tempi davvero: ci fermiamo a prendere un caffè ad un bar vicino casa. P. parla con la cassiera, una donna sulla cinquantina.
"questo ragazzetto, è un grande chitarista" , dice indicando me. io rido, perchè dice di tutti cosi.
"sa signora, io negli anni 70 sonavo con i Santo California, se li ricorda"
" e certo che me li ricordo..Ritornerò , si chiamava la canzone di S. Remo". P. sorride soddisfatto, si diverte tanto a parlare , ad attaccare bottone con chiunque capiti nei paraggi..riconosce anche un suo amico, un certo L., un bassista, che negli anni 70 era tra i più grandi di Roma (sempre a detta di P.). Si fermano a parlare e P. lo invita a fare non so cosa con non so quale gruppo di non so chi..Siamo in un bar, è notte inoltrata e stiamo tornando da una serata. Il capo orchestra paga il conto, poi inizia a parlare di nuovo di quegli anni: anni felici, anni sereni, altro che anni di piombo, quella era roba per intellettuali.
"il 68 io non l'ho fatto..il giorno dormivo, la sera facevo er nait"

Saturday, January 26, 2008


ci vuole occhio!

dovrei proprio andare a dormire perchè tardi, sono le 2 e mezza e tra 5 ore mi sveglio, vado a lavorare..stasera abbiamo suonato in un locale, molto male per la verità, ma non è importante, la musica non è poi cosi importante.dovrei andare a dormire perchè sono molto stanco, sono giorni davvero frenetici e figuratevi che sto anche perdendo peso..cosa che per me è evento raro..ieri ho fatto una cena a casa con gli amici e oggi ce n'è voluta a risistemare, a pulire e tutto il resto. oggi poi sono andato alla mostra della pop-art: una stronzata colossale la pop-art, warhol cialtrone primo tra tutti..ma non è poi cosi importante l'arte, le mostre..dovrei andare a dormire perchè è sempre più tardi e domani, dopo il lavoro, all'ora di pranzo devo andare a suonare a napoli. andata e ritorno. ma non è la stanchezza tanto importante, no, non è quello che mi preme. e figurarsi le vicende che affliggono il nostro paese, chisseneimporta, o meglio, lasciamo che non mi facciano avvelenare come al mio solito. no, non è quello che mi disturba.. è più lo sguardo di una persona che mi guarda e mi giudica, ed a me i giudizi piacciono; se c'è una cosa che amo è chi mi critica. è questa persona, che riesce a farmi sentire un cretino, questo mi disturba..non è come state pensando, non c'è niente tra di noi: è solo che mi guarda in un modo diverso, con simpatia, ma con un certo sottofondo di critica per l'appunto. come a dire "Sgamas, ma perchè fai tutto questo rumore?". dovrei andare a dormire e queste sono solo paranoie tutte mie, magari non è vero niente..e poi, non è che mi tolgano il sonno questi pensieri, diciamo che mi suscitano più che altro sensazioni inusuali. e che si può chiedere di più dalla vita, se non la novità, la lotta alla monotonia sentimentale? ora vado, è davvero tardi, magari prima bevo un bicchiere d'acqua. un mio amico dice che quando torni a casa ubriaco è meglio se ti bevi un bel bicchiere d'acqua, scongiura il mal di testa al risveglio.

Sunday, January 20, 2008

e poi ci sono cose, pensieri, invenzioni, troppo personali per parlarne qui, di fronte a tutti..di importante c'è che la musica sta prendendo il sopravvento su di me..a breve inizierò a suonare in un paio di situazioni che mi daranno (cosi dice) parecchio lavoro e mi faranno fare un bel pò di viaggetti per la nostra penisola. una è con un comico che si vede anche in Tv, mi dicono su italia1, a colorado cafè..e l'altra è un certo Wes, un cantante degli anni 60/70, quello che in coppia con Dori Ghezzi cantava "e non ci lasceremo mai"..vistri gli altri musicisti so gia che ci sarà da morire dal ridere, e poi a me piacciono tanto ste situazioni scalcinate, questi cantanti da feste di paese in piazza. e poi sono bei soldini.come dire: se il mercato del lavoro non mi vuole, mi arrangio suonando. che poi , non è neanche un cattivo arrangiarsi. per ora, diciamo che suono col gruppo martedì al The Place, a Roma, a borgo Pio, vicino casa insomma. spero di vedervi tutti/e, è un concorso e faremo canzoni mie, nostre, insomma quella roba lì.

www.myspace.com/limboskata

studiata che voglio vedervi cantare.

Tuesday, January 15, 2008



vestito di bianco, con i crocifissi d'oro, fasciato di nero, con il telefono a sirena facente il ruolo del coro. mentre chiude una saracinesca e arresta gli occhi, mentre scrive sulla lavagna l'orario per la consegna. dietro l'obiettivo di una digitale, tra il fumo, la coltre di quel centro sociale..a fari spenti parcheggiato nell'ombra, mentre offre una rossana per tapparti la bocca. mentre occupa di forza una casa, mentre alza l'affitto perchè ha il privilegio di un tetto..e manda avanti i secondi, e manda indietro gli avanzi, mentre scrive di notte parlando a nome di tutti..mentre s'apre la bocca per la risata generale, mentre arriva in orario tra lo stupore pendolare..nella delega a lui, nella delega a lei..sotto i tacchi in marina, nella gestione indecorosa della stiva..mentre guarda con le braccia conserte, mentre incute timore e costringe a chiuder a chiave le porte.
ho visto un sacco di potere in giro: riusciremo un giorno a bucarlo?

Monday, January 14, 2008

Zappappero

più che altro in questi giorni mi sto spostando, da una parte all'altra. si perchè dormo a roma, a volte a ostia. lavoro al centro sportivo, poi il giovedì al locale, ed il martedì e qualche venerdì ho le lezioni di chitarra ai bimbi, alla scuola. quando ho una mattinata o un pomeriggio libero me ne vado a spasso o a studiare in una biblioteca al centro, e la sera spesso capita che ho le prove con qualche gruppo. insomma più che altro mi sposto, ed in più con diversi mezzi di locomozione. bicicletta, autobus, metro, macchina, piedi. e tanti luoghi diversi mi creano un certo spaesamento: non ricordo più dove le lascio le cose, ho 4 mazzi di chiavi, e chitarre ed aggeggi annessi sparsi un pò dovunque. quindi ho deciso che per liberarmi la testa inizierò ad utilizzare un'agenda: non mi piace l'idea e non mi piace la vita frenetica. in effetti non è frenetica, anzi, diciamo solo che sono le faccende logistiche ad occuparmi troppo la testa. e a me la testa serve per girare a vuoto, per riflettere attentamente sugli aspetti più inutili della vita. mi rilasso solo nell'evasione, è l'unico momento in cui mi sento davvero libero e tranquillo: ma non che sia uno con la testa sulle nuvole, mi sa solo che mi annoio a seguire troppo l'ordine degli eventi. ecco diciamo che mi trovo meglio nel disordine degli eventi, quando scompongo tutto e lo ricreo a mio piacimento, a mio divertimento. si più che altro divertimento. a volte però è pure la realtà a venirmi incontro, a somigliare tanto ad una delle mie storie inventate. prendi sabato notte: scendo dalla macchina e attraverso la strada per andare a casetta. per arrivarci ci sono delle scalette che portano da lungotevere alla strada in cui vivo. ebbene mentre scendo sta scalinatella mi accorgo che a metà rampa c'è un raccoglitore di legno pieno di audio cassette, tutte in fila, sistemate con cura. mi chino per vedere meglio e mi accorgo che più della metà, circa una ventina, sono cassette del grandissimo Zappa, frank zappa, uno dei più grandi, un faro per me. ce ne sono altre dei Genesis, un lucio dalla degli inizi, un sempre buon battisti e altra roba che ora non ricordo. e quindi mi guardo intorno e non passa nessuno, e la cosa non è strana visto che erano pure le 3 di notte. insomma apro lo zaino che porto sempre con me e ci inizio a mettere dentro tutte quelle del grande Frank,un paio dei Genesis live etcc..il meglio insomma. fischiettando poi finisco di scendere la seconda rampa ed entro nel portone, col bottino che rumoreggia nello zaino mentre salgo le scale di casa. cosi ora ho delle cose orginali del grande FRank, parecchie sono infatti audio cassette degli anni 70 di quelle con le custodie colorate . non valgono un cacchio lo so, ma volete mettere quando mi chiederenno " e ste cassette dove le hai prese?"..ieri sera invece nello stesso punto verso la mezzanotte ci ho trovato una ventina di libri gialli, giallacci però e non mi sono neanche fermato. evidentemente qualcuno del quaritere sta buttando un pò di cose e visto il successo delle cassette ha deciso di mettere a disposizione anche il resto. chissà nei prossimi giorni che capiterà. sta gente del centro, valla a capire.

Thursday, January 10, 2008

Serenate


ho un debole per le canzoni d'amore, il massimo è se sono dei valzer. e poi mi piacciono le voci sussurrate, quelle parole che arrivano a malapena all'orecchio, che bisogna metterci tutta la propria voglia di sentirle forte e chiare, le frasi d'amore cantate. "senza fine, tu trascini la nostra vita, senza un'attimo di respiro...tu per me sei luna e sole.."..cantare ad occhi chiusi, con le spalle che si inarcano, che si stringono a guscio per coprire il cuo...non ce la faccio a dirlo dai, rischio il miele..
"non dormo e ho gli occhi aperti per te.." e poi la meravigliosa "rose rosse per te, ho comprato stasera, e il mio cuore lo sa cosa voglio da te.." si perchè "d'amore non si muore, ma non mi so spiegare perchè muoio per te".. ho un debole per queste cose, per i cuori aperti, i sentimenti messi in mostra, questi amori vigorosi, che vibrano nell'aria, che nel corpo mica ci riescono a stare; è per questo che li cantano, che se ne scrive tanto. "non dimenticar le mie parole, bimba tu non sai cos'è l'amore, è una cosa bella più del sole, più del sole dà calore"cantava Rabagliati negli anni 30.. o ancora "parlami d'amore..." .. "roma damme na mano a faje di de si..prendi tutte le stelle..".. o Cole Porter "notte e giorno tu sei l'unica, solo tu al chiaro di luna e sotto il sole, non importa se mi sei vicina o lontana, dove sei penso a te giorno e notte".. o Jaques Brel "mon amour, mon doux, mon tendre...mio dolce, tenero, meraviglioso amore..dall'alba chiara, fino alla fine del giorno, je t'aime encore tu sais, je t'aime.."..o ancora il grande Ibrahim Ferrer "dos gardenias para ti..due gardenie per te, con queste voglio dirti che ti amo, ti adoro, vita mia..abbi cura di loro, perchè sono il tuo cuore ed il mio.." e che ve lo dico a fare se poi al momento del ritornello entrano i violini, una terza sotto la voce..e poi quelle degli amori mancati, finiti, tipo la splendida "ciao amore ciao.."...o Tonino carotone "perchè continuo a credere nell'amore se mi tradisce e mi abbandona..se non mi comprende per come sono?!"
o la somma "insieme a te non ci sto più...cercavo in te, la tenerezza che non ho, la comprensione che non so trovare in questo mondo stupido"..ecco ci siamo arrivati, questa è una delle frasi più belle della canzone italiana, secondo me ovviamente. c'è dentro tutto, l'anelito ad un amore puro, il disincanto, l'amarezza per vivere in questo mondo davvero stupido..ma poi alla strofa dopo la presa d'atto, lo slancio vitale bergsoniano "si muore un pò per poter vivere..arrivederci amore ciao, le nubi sono già più in la"..l'autore dice che ce la farà anche senza di lei, che sta già meglio..ah no, non toglietemi le canzoni d'amore; se sono dei valzer poi, il cuore batte forte di sicuro.

Tuesday, January 08, 2008


Sono entrato a casa Sgamas per la prima volta una settimana fa, in punta di piedi. E vi confesso che ho provato un certo sgomento nel toccare con mano una realtà che sino ad allora avevo letto soltanto nella cronaca. L' appartamento( se così può essere definito un bilocale umido con gli intonaci cadenti,piastrelle sgretolate dal tempo e rattoppate con nastro adesivo, le condutture rotte del bagno, un' angolo cottura con fornello da campeggio del '67, una piccola brandina pieghevole ed uno scrittoio rubato al vicino convento dei francescani) è collocato in un degradato stabile dell' estrema periferia di roma, dove da tempo anche le forze dell' ordine non mettono più piede nemmeno per sbaglio. " Il momento più difficile è alla sera, prima di coricarsi" afferma sconsolato Sgamas, " quando ti accorgi che in assenza di riscaldamento sei costretto ad aggiungere fogli di giornale sopra ad un piumone ammuffito, col braciere sempre acceso a rischio incendio". Come non provare una naturale simpatia umana per questo ragazzo di belle speranze che, vittima di ideali per i quali ha speso una vita, ora si ritrova solo a combattere contro il nemico più insidioso della società: l' indigenza, " Che è intima amica dell' indifferenza sociale", chiosa il nostro malinconico musicista ed ex politologo. Abbiamo perciò lanciato una campagna per lo Sgamas nel mondo, affinchè nessun ragazzo debba più languire in contesti così disastrati: lo stesso sindaco dell' Urbe sembra aver preso molto a cuore la situazione, e afferma che " molto presto il Guiducci avrà la disponibilità di un alloggio nella parte di Roma che più gli compete e più si adatta alla sua personalità forte e combattiva: il Campo Marzio".

Si tratterà delle solite promesse da politico consumato, oppure esiste davvero una speranza per il dottor Guiducci, in arte Sgamas? Noi lo speriamo vivamente.

Thursday, January 03, 2008


Scarafaggi in casa

Freddy salì le scale a due a due, arrestandosi solo al terzo pianerottolo del palazzo. si guardò intorno e vide poco e poco male se fosse fredda l'aria e umida la sala. girò la chiave lasciandosi la chiusura di una porta alle sue spalle. si tolse scarpe, giacca e qualche spicciolo generico dalle tasche..accese lo stereo: e le mattonelle divennero campi di fragole, e le finestre oblò di un giallo sottomarino. e uccelli bianchi saltando di qua e di là riempivano di cigoli la stanza. E gli venne in mente la cara Martha, e Prudence e Julia. Freddy si convinse che la felicità fosse una pistola calda, Freddy era stanco, cosi stanco, Freddy voleva un'altra sigaretta. Quel mattino al supermercato aveva incontrato Desmond, un tipo con una lunga veste di flanella; Desmond aveva conosciuto quello stesso mattino una ragazza di nome Molly, lei cantava in una band. Si erano piaciuti subito ed in queste cose si sa che finisce sempre ad obladi obladà. Desmond aveva guardato Freddy nel reparto scatolame, comprare dosi industriali di tonno, una fornitura da regimento.
"amico, che ci fai con tutto quel tonno?"
"sai, vivo solo, e quando non mi va di cucinare.."
Desmond l'aveva guardato scuotendo la testa, come se fosse bagnata di un pensiero che ora iniziava a sgocciolare anche nel cuore di Freddy.
"all you need is love.." aveva canticchiato Desmond
"taratatà" continuando aveva risposto Freddy.

Tuesday, January 01, 2008



Mi sveglio con un gran mal di testa, con il naso che, fuori dall'azione delle lenzuola, è gelido. Una cosa brutta di casetta è che è fredda, troppo, e non che io fossi abituato alle temperature equatoriali dei condomi italiani. Ma da una parte il fresco in casa rende meno duro lo stacco di uscire di fuori, di andarsene per strada a passeggiare. Ed infatti domenica mattina prendo ed esco, per la prima volta in bicicletta. C'è un bel sole, poche persone per strada, e decido di andarmene a prendere un caffè a Trastevere, in solitaria. Bicicletto per un dieci minuti e sono a p.zza Trilussa, deserta, con una luce festiva, opaca, stanca che non gli va manco tanto a lei. Proprio lì mi ricordo che è domenica e che la domenica c'è Porta Portese. "e andiamo cazzarola, sta qui dietro". Ci vogliono cinque minuti e sono alle mura : lego la bici e inizio a camminare. I mercati a me piacciono da morire, soprattutto amo ascoltare le urla dei venditori, mi fanno ridere di gusto.
"tranquilli, è garantito, è tutta robba rubata..."..oppure "ma che non l'hanno dati li stipendi sto mese?"..."ah signò, ha sentito Draghi della Banca D'itaglia ha detto che tocca consumà..ce l'aveva co lei eh, namo co quee mutande..3 pezzi 5 euro"..mi diverto, mi rilasso tantissimo: mi sento sempre bene nei luoghi poco strutturati, informali, in cui ti dai subito del tu col negoziante..
e capita infatti che ho il sellino della bici basso e che mi serve una chiave inglese (una 10) per alzarlo..becco uno con un banchetto pieno di cianfrusaglie e ne trovo una, gli chiedo
"quant'è ?"
"2 euro"..
"seeeee" gli dico
"a bello quelle so de marca,"..me fa
"e dammene una senza marca, mica è un regalo" gli dico
"ecchetela qua..damme un euro"
"tiè..ciao"
"ciao dottò"
il primo acquisto è fatto. ora bisogna pensare all'estetica della bici: è una vecchia graziella viola, da donna, con il cestino e dei carterini bianchi con i fiori ai lati..una bici da vecchio ricchione ricco col foulard che va a p.zza Navona a rimorchiare, parlandoci chiaro. mi serve una bomboletta, la voglio fare nero opaco.
"quanto me la fai?"
"so 4 euro"
"ce n'ho tre"
"la busta la vuoi?"
"no"
"ciao dottò."
"ciao , grazie"
Bello porta portese, esci di lì che hai sempre la sensazione di aver fatto l'affare, di aver contrattato sul prezzo e quindi essere stato scaltro, un tipo tosto, mica un turista di quelli che 30 gli chiedono e 30 gli danno. in realtà è ovvio gli affari li fanno i venditori, ma questo è un altro discorso. ad ogni modo, ora ho bomboletta e chiave inglese ed una bici da rimettere a nuovo e sulla strada di casa penso che un garage o un cortile per fare tutto questo non ce l'ho. dunque come fare?facile: scendo alle rive del tevere e mi metto li, che tanto non gira nessuno. In effetti c'è poca gente, molto poca, si sta benissimo: ponte sisto visto da sotto è ancora più bello. mi metto ad un angolo e inizio a verniciare la mia bici, la voglio fare a macchie, non proprio di un nero omogeneo. ad un certo punto vedo dei turisti da lontano che mi guardano e che si bloccano, come per riflettere se passarmi vicino o meno: è la scintilla che mi fa vedere la situazione dall'esterno. sembro proprio uno che ha rubato una bici e la sta ripitturando per non farla riconoscere. mi viene da ridere, tanto, e per questo vado avanti ancora più sereno di prima.do spruzzate qui e li da grande artista che completa la sua opera. finito passo al sellino e mentre la vernice si asciuga mi fumo una sigaretta . verso le 3 arrivo a casa e mi cucino qualcosa: mangio e sento un pò di radio. alle 4 e 45 esco per andare a fare le prove. c'è il delirio in strada, l'autobus è pieno di gente, da impazzire. tutti turisti, questa gente che gli chiedono 40 e gli danno 40.