Thursday, November 20, 2008

siamo sospesi, siamo panni stesi fuori ad asciugar, nei sogni di Chagall. Tienimi o volerò..(de leo)

Monday, November 17, 2008

quanto è complicato vivere da soli!bisognerebbe riempire casa di maniglie per reggersi, quanti motivi per scivolare giù per terra. o essere capaci di prepararsi particolari caffè in grado di risollevare l'esistenza. e la doccia che non ti sveglia ed invece rilassa ancora di più, ed il freddo che arriva alle finestre quando ci stai col naso attaccato e guardi di fuori, sperando che succeda qualcosa. si appanna lo sguardo e capisci poco. e le parole che non entrano in testa e ne escono solo, sempre uguali a loro stesse. è ufficiale: ho smarrito la rotta, di nuovo. che vi devo dire, sarà carattere.

Friday, November 07, 2008


San Lorenzo è un quartiere che amo molto, sopratutto di pomeriggio. Mi piace vedere il sole che cala su piazza dell'immacolata ed i netturbini che puliscono la piazza davanti al mercato dei fiori. Monteverde è bella d'estate, al tramonto, splendido salire per via delle mure gianicolensi per poi trovarsi al gianicolo, con un panorama che mozza il fiato tutte le volte. La Garbatella è bella invece verso mezzogiorno, a primavera: mi piace tanto la zona del barocchetto, o come la chiamo io, delle case di marzapane. Poi c'è la magliana, che invece è bella subito dopo il tramonto, quando si popola di gente che fa la spesa in quei negozi dove costa tutto pochissimo: mi piace via dell'impruneta, anche se non so bene perchè. Trastevere è bella di mattina presto: piazza si santa maria è meravigliosa deserta, e poi mi piace il bar di san callisto con quei tavolini fuori che sembrano gli anni 60. Ed anche la piazza dove c'è il museo di trastevere (ora non ricordo il nome...dovete sapere che sono un disastro per i nomi delle strade). Mi piace anche tanto testaccio, soprattutto la zona vicino al ponte di ferro, dietro al gazometro, mi ricorda l'irlanda, anche se non ci sono mai stato. Poi c'è l'aventino, dalla parte però di via di san saba che mi piace fare in salita in direzione dell'acquedotto romano, direzione via cristoforo colombo. poi c'è rione monti, dove vado a scuola di musica, dal grande maestro lazzaro:praticamente facciamo lezione senza strumento, si dialoga di armonia davanti a un foglio bianco, davvero fantastico. La piazzetta che dà su via dei serpenti, dove c'è la fontana e un'edificio con scritte in cirillico, mi incanta ogni volta:sono spesso lì, il giovedi, per una mezz'oretta dopo lezione, venitemi a trovare. E poi come dimenticare la zona vicino a la sapienza, con quegli edifici in stile liberty ed i nomi delle vie con i capoluoghi d'italia. amo anche molto l'università,mi ricorda un anno in cui era occupata e ci sono andato diverse volte a sentire concerti, a perdere tempo. Poi c'è ostia antica, dove con degli amici musicisti abbiamo aperto una scuoletta di musica. Il borgo di ostia antica è raro, incantato, fatto di mattoni di cristallo, dominato da un piccolo castel sant'angelo (il castello di giulio secondo). il mio motorino ha 8 mila chilometri: ci sono dentro tutte queste cose, se le porta tutte quante appiccicate addosso, un pò come me.

Saturday, November 01, 2008


Lezione numero 1


Eravamo in toscana, a suonare, per strada, nelle piazze, come abbiamo fatto per un paio di anni. la musica sempre la nostra, la solita, il latin, musica cubana più che altro, musica dei buena vista social club soprattutto. ricordo che eravamo 4/6 del gruppo, mancavano i percussionisti, corrado e andrea. e fu proprio corrado a telefonare, a darci la notizia :"ibrahim è morto ieri". era il 6 agosto quando una stella si spense a l'havana, il più grande sonero di tutti i tempi, ibrahim ferrer, il "nat king cole" dell'america latina ci aveva lasciato e ricordo che per me, per noi, fu un giorno triste. Era nato 78 anni prima e nonostante il talento aveva raggiunto il successo solo in tarda età, nel 1997 quando Ry Cooder aveva prodotto il disco Buena Vista, facendo conoscere al mondo intero, me compreso, una musica fantastica e dei musicisti incredibilmente bravi. Ho poche passioni musicali che resistono agli anni, al tempo che passa, all'orecchio che si affina: ibrahim è in cima alla lista. Quanda canta, il mago del bolero, del son, l'anima si calma, i brividi coprono il corpo. Giuro che non riesco a fare altro quando metto un suo cd, non è roba che riesco ad ascoltare in sottofondo: c'è troppa anima, troppo sudore e fiato e passione quando canta. La fortuna ha voluto che io sia riuscito a vederlo anche dal vivo, a Roma, in un concerto strepitoso: lui, a 75 anni che ballava, vestito elegante come i cantanti di una volta, con la coppola di ordinanza a coprire i pochi capelli bianchi. Insieme a Omara Portuondo, una storica e fantastica cantante cubana, ha inciso qualche anno fa un brano, si chiama "silencio": ebbene, ritengo sia una delle cose più belle mai incise nella storia della musica. Nel video del brano ci sono lui e lei, entrambi anziani, che cantano guardandosi negli occhi, accennando un lento: romaticismo allo stato puro. mentre scrivo è sabato, sono le 23 e dovrei uscire e solo una cosa mi fa tardare, mi incolla alla sedia: la sua voce, quella semplicità impossibile da raccontare. E so già che staserà forse mi divertirò, forse mi annoierò, forse farò persino tardi appresso a discorsi di sicuro incocluedenti, buttati lì per ammazzare il tempo e poco più. So quello che non farò però, so già quello che mancherà di sicuro: la passione che c'è nella sua voce, quella verità, quella impetuosa voglia di vivere che dalle nostre parti, in questo stupido mondo, pare quasi fuori luogo. Dai grandi artisti arriva sempre la stessa lezione: fino in fondo, andare sempre e comunque fino in fondo.
p.s.date un'orecchiata