Wednesday, October 31, 2007


Tempi dispari

Bah, che strana la vita:ad un certo punto tutto si riallinea, molto ritorna a viaggiare sui proprio binari. Il problema dei binari, di questo genere di binari, però è che sono due, e contrariamente a quelli del treno, non sono paralleli, dunque si è sempre ad una sorta di bivio. E' un pò come avere due occhi che vedono cose diverse, orecchie che non ascoltano la stessa canzone, le gambe che non percorrono gli stessi passi. Si vive separati, dando un colpo al cerchio ed uno alla botte. Il mio relatore di tesi (grandissimo prof. Flavio manieri)amava citare il concetto del "tertium non datur", la terza via, considerata poco spesso, che forse comprende un pò le altre due, ma che è anche qualcosa di più. Ora è difficile per me farvi capire di cosa sto parlando, di quali siano le scelte che mi si parano davanti: sarebbe difficile ed in più toglierebbe al discorso quell'aurea di genericità che a volte è bene non perdere. E' un aurea, dunque qualcosa di molto prezioso che è meglio non svelare. Si dica tuttavia che oggi sono sereno, anzi da un qualche giorno ormai. Ed il merito non è certo mio, quanto piuttosto di alcune persone che mi sono vicine; una in particolare , di cui però ora non vi parlo. E niente mi sta tornando una certa energia, sebbene lentamente, ed un pò di rabbia per questi mesi difficili se ne sta andando dove si merita. Sarà che il lavoro (o la concreta prospettiva di inziarne a breve uno), nobilità l'uomo, o che meglio, è l'uomo a nobilitarlo, colorandolo di tutta una serie di attributi positivi che altrimenti gli mancherebbero. E poi stasera abbiamo fatto le prove col gruppo, un grande gruppo; grandi prove, grandi compagni di viaggio, grande fortuna ho su questo versante. In più comincio anche le lezioni di musica ai bimbi e per giunta nel momento migliore: l'amore per la forma d'arte più grande che ci sia è tornato vivo come sempre, anzi ogni giorno più di prima. Io sono così: più faccio e meglio sto. Prevedo un ottimo inverno, per non parlare della primavera che come sempre saprà riscoprirmi inebriato del suo essere tiepida. E poi che vi devo dire: sto fumo che ho preso è buonissimo, o almeno così mi pare. In fondo la sostanza delle cose, non è anche la loro apparenza?

Saturday, October 27, 2007

un sabato qualunque

Non c'è nulla di meglio di una bella passeggiata in bicicletta: ah, che scorrevolezza. E quindi mi affaccio al balcone a stendere i panni e vengo assalito da una folata primaverile di arietta tiepida, proprio la temperatura ideale. Mi cucino qualcosa, litigo un pò via mail con un tipo per un lavoro, e poi esco. Anzi, carico il mio lettore musicale (non si fa pubblicità su Cineserie), gonfio le ruote ed imbraccio la mia Poderosa: una bici grigia, 18 marce, quasi marcie. Il tragitto inizia con uno struggente Lou Reed, "perfect day"; ma è troppo triste, e che diamine, co sta bella giornata. Dunque passo a Jorge Drexler "samba de olvido": bellissima, ma che cavolo pure questa lentissima. Questa funzione random mi da solo delusioni.
Affronto una salita con maschio vigore, ancora meglio affronto la discesa, col sorriso in viso ed un venticello caldo nei capelli (che non ho..nel senso che ho rasati..quelli ancora non li ho persi!). Mi incontro con le mie cugine, ed una di loro si unisce a me, in bici pure lei. E allora facciamo il lungomare fino ad arrivare davanti al locale in cui faccio il magister musicorum. Accanto a questo locale c'è un albergo, dentro l'albergo lavora da poco, come portiere, un mio amico. Entriamo e prendiamo un gran bel caffè, poi fumiamo una sigaretta, non tanto bella, non ci stava benissimo. Ad ogni modo riprendiamo la pedalata e ci incontriamo con altri amici. Ma è sulla strada del ritorno che tiro un sospiro di sollievo: si sta facendo buio e c'è un'aria fresca, che oltrepassa la maglietta che porto indosso. E questa temperatura, questa poca luce, quest'andatura lenta, moderata, mi schiariscono le idee. Da quest'estate vado spesso in bici e vorrei che la mia vita fosse raggiungibile in bicicletta. Sarà che ho trovato un lavoretto vicino casa e che ho scoperto che Ostia è quasi tutta in pianura. Che poi i piacere della vita sono questi, o almeno di sicuro anche questi. E quelli in macchina fermi al semaforo, hanno delle facce tanto abbattute, tanto passive, sembra che quasi quasi gli cadono gli occhi sul cruscotto. Sarà che non hanno st'arietta che li tiene frizzanti. L'aria condizionata più che altro è condizionante, l'umore, lo stato d'animo.

Thursday, October 25, 2007


Accorrete numerosi..accorrete con calma però, fate attenzione a non cadere, inciampare. non facciamoci male.

Sunday, October 21, 2007


Si, in effetti è molto che non scrivo, mi sono preso una pausa bella lunga. Novità ce ne sono e non ce ne sono, nel senso che sto un pò in attesa che si concretizzino alcune proposte. Di certo c'è che tra una decina di giorni inizio a lavorare come segretario in un centro sportivo dietro casa: il lavoro non è certo quello della vita, ma per ora va bene: faccio i turni e mi lascia molto tempo per dedicarmi alla musica. Si perchè mi sono detto "ma alla fine qual'è la mia vera e unica passione?"..la risposta è inutile dirvela. e quindi mi sono pure detto "cerchiamo di puntarci un pò di più". E puntarci significa anche accettare la proposta di un mio amico di fare educazione musicale in una scuola. Sarebbero corsi da tenersi il pomeriggio e rivolti a bambini dai 3 anni fino ai 16. L'idea mi piace moltissimo, speriamo si concretizzi (come pare) a breve. Per il resto che dire: esco, faccio festa e mi sto lentamente riprendendo da questo anno proprio brutto brutto. Mai stato peggio, mai provato tanto dolore. E il bello è che se ne sono accorti in pochi, pochissimi: questo per dire come l'uomo sia una razza distratta, che ama far finta di non vedere, non sapere. ( e certo che a me non va di mostrare) Passerà" è l'imperativo che si dice vada ripetuto in certi casi. Grazie al cazzo che passerà, il problema è "come passerà, quanto ci vorrà"..ma tutti hanno da fare, tutti abbiamo da fare, una cosa più stupida dell'altra. ma non sono triste, stasera, solo senza peli sulla lingua. anch'io il dolore degli altri faccio fatica ad affrontarlo, anche a me non va di vederlo", solo che di tutto questo egoismo un pò provo vergogna. ho conosciuto un sacco di idioti in vita mia, una montagna di gente avara, forse perchè io ero il primo della lista. questo post non ha un finale. luca

Sunday, October 14, 2007

ma ci siete ancora? siete tutti spariti?

Tuesday, October 09, 2007

Ta ta tatà - ta ta tatà

E matrimonio fu, con grande partecipazione di grandi e piccini. La chiesa era gremita, piccola e accongegnata per l'occasione. Il prete era persino simpatico, ha fatto proprio una bella cerimonia, allegra, giocosa, davvero appassionante. E pensare che io non credo, o meglio credo che Dio non esista. Ma mi sono commosso lo stesso, ma ho partecipato lo stesso all'evento con sentimento di serenità. Si perchè, cosa c'è di più bello di due persone che si amano e si dichiarano pronti a starsi vicini per tutta la vita. Ecco io questa linearità di pensiero la invidio, mi lascia senza parole. Vederli ì, gli sposi, uno di fronte all'altro apparecchiare la tavola del Signore, con gioia: lasciatemi commuovere in pace. E il prete ha detto anche qualcosa di bellissimo sull'amore, che credo valga anche come regola di vita generale. Amare è lasciare all'altro la possibilità di cambiare, di migliorarsi, giorno dopo giorno. Poi c'è stato il pranzo e si sono aperte e chiuse le danze, con tanto di scene felliniane d'accompagno. Ma non mi veniva tanto (come al mio solito) di guardare con ironia quell'umanità manifestarsi in modo tanto popolare. Per qualche ora ho come sospeso il giudizio, mi sembravano tutti belli e simpatici. Complice un pò di vino, siamo riusciti a stare tutti insieme, sono riuscito a partecipare. Si perchè la sostanza di tutto credo sia anche quella: partecipare. C'è infatti una differenza enorme tra l'essere e l'essere con. Questo ricorderò di questa bella giornata: un sentimento di vicinanza agli invitati. le feste sono feste, lo so, e la vita è un'altra cosa, molto più sfaccettata e meno euforica. tuttavia un amico si è sposato e sono davvero felice per lui (nonostante la cosa mi risulti inedita). Andando via dal ristorante mi è venuto qualche pensiero triste, che ora però non dico, perchè non è il caso.
La sera poi sono andato ad una cena a casa di una mia amica: mi sembrava di essere in un altro pianeta, il mio. Si perchè penso che il mondo si divida in 3 categorie: chi ha trovato la propria strada, chi la cerca ancora, chi la trovata e la percorre all'indietro. Indovinate un pò in quale sono io.

Saturday, October 06, 2007

eh si lo so, è un pò che non scrivo..in ogni caso, non vi preoccupate, sto bene, tutto a posto..o almeno, per modo di dire.