Thursday, August 31, 2006


Potrebbe anche darsi che sia un male complicare troppo le cose. In fondo, stanotte tornando, ho fatto il pensiero più banale del mondo: un cielo stellato è una cosa che lascia senza fiato.

Wednesday, August 30, 2006

Ma magari mi sbaglio (ostia 31/8/2006 ore 4:19 del mattino)

Io invece penso che sia preciso dovere di ognuno quello di ricercare il primitivo.Le forme che accomunano invece di dividere, gli atteggiamenti che accolgono al posto di allontanare, le parole che confortano invece di aggredire. Non amo le cattedre, i piedistalli, il "voi", l'uso che si fa della cultura per sottomettere i presunti non-sapienti. Ognuno faccia quello che gli riesce meglio e basta. Ma lo faccia per gli altri, non per se stessi, in modo che rimanga anche quando la porta si chiude e resta nelle orecchie solo il botto.
Una volta il mio prof. mi disse: "odio dover obbedire ma odio al tempo stesso di dover dare ordini". Da un pò di tempo a questa parte la penso come lui, ed è per questo che, in un discorso alla pari, lo ringrazio.
p.s. ma magari ci piglio

Monday, August 28, 2006


Che poi per fare del buon jazz basterebbe poco: un pò di tecnica e di rispetto per chi ascolta. E' un fatto di buona educazione, credo, la musica c'entra ma fino a un certo punto. Non amo il free-jazz e questo è quanto.
p.s. per non parlare del pubblico di Villa Celimontana: gente che applaudirebbe anche un solo di trapano.

Sunday, August 27, 2006

Au Cafè

Freddy e Higuerra si diedero appuntamento in Via Del Tutto Eccezionale, al numero 23, dove c’era un bar che conoscevano bene.
Arrivarono entrambi in anticipo e si sedettero in silenzio ad aspettare. Una volta seduti cominciarono a parlare. La cameriera era una biondina da lungomare, con lunghi capelli ricci ed un paio di occhi a forma di ciliegia. Era stanca e fu per questo che, per prendere le ordinazioni, si sedette al tavolo con loro.
“Cosa gradite ? “ chiese lei
“Ma, vediamo un po. A me piace quando la gente con la puzza sotto il naso si da delle arie ( per lo meno va via la puzza e si respira!). Mi piace anche rifarmi il letto, ogni mattina uno nuovo. Un giorno uno in ciliegio, il giorno dopo uno in acero, il giorno ancora dopo in fesso” disse Freddy
“ come?” chiese lei
“Si gli piace farlo fesso." aggiunse Higuerra" A me invece piace, in generale nelle situazioni della vita, contare parecchio: anche fino a mille milioni. Mi piace lo spazio infinito perché trovi sempre parcheggio e mi dis-piace invece che l’universo sia finito. Speravo ce ne fosse rimasto almeno un pezzetto piccolo, la parte di paradiso che mi spetta e invece niente. Non mi piace assumere delle posizioni scomode ( tipo stare dritti con la schiena) perché poi dovrei licenziarle in tronco. Non mi piace cantare vittoria perdendo il tempo e non amo piantare delle grane se la discussione è arida: non ne nascerebbe nulla di buono".

. e ,

Higuerra aveva scelto di restarsene per qualche giorno in silenzio. Avrebbe provato ad ascoltare il resto, quello che passa intorno, quello che si dice costituisca il contorno. Justine si era nascosta bene, era introvabile, o forse tanto vicina da sembrargli indesiderabile. Higuerra non l'avrebbe cercata più per un pò, ora era il suo turno, di lei, che si facesse viva o tanto peggio per tutti e due.

Saturday, August 26, 2006


Punto e virgola

Freddy aveva scelto di restarsene per qualche giorno in silenzio. Avrebbe provato ad ascoltare il resto, quello che passa intorno, quello che si dice costituisca il contorno. Madaleine si era nascosta bene, era introvabile, o forse tanto vicina da sembrargli indesiderabile. Freddy non l'avrebbe cercata più per un pò, ora era il suo turno, di lei, che si facesse viva o tanto peggio per tutti e due.

Tuesday, August 22, 2006


Si metta a verbale...

Monday, August 21, 2006


Nascere Cuspidi

Freddy si fermò a ragionare con Isacco sul fatto che nascere cuspidi complichi di non poco le cose. Non si sa mai che segno leggere e, in nessuno dei casi si ha il privilegio di quella chiarezza astrale che agli altri è invece garantita.
"Se conoscesse le meravilgie della matematica scoprirebbe che non è poi tanto male essere cuspide" disse Isacco scartavetrandosi la barba.
"Quali considerazioni, per il momento a me ancora ignote, la portano a sostenere tale posizione, mi lasci dire, del tutto impopolare?" chiese Freddy con pacata cuoriosità.
"Deve sapere, amico mio, che si dice che un punto A di una curva C è una cuspide se, in una funzione f continua nel punto x0, e derivabile in un intorno di esso si ha che:
lim f1 (x) = lim f1 (x)
x-x+d x-x-d
ed il primo è uguale a + infinito e il secondo - infinito (oppure viceversa).
Sono classificate in cuspidi di prima specie e di seconda specie a seconda che i due archi si trovino sui due semipiani individuati dalle tangente t oppure si trovino entrambe nello stesso semipiano."
Freddy pensò a quanto l'amico aveva avuto l'accortezza di chiarire e si senti sollevato.
"certo, vista così è tutto un altro discorso".
"è proprio così, tutto un altro discorso. E pensi che quanto le ho appena illustrato non sono che i lati negativi della vicenda"
Freddy reputò che fosse una fortuna che per il mondo si potessero incontrare persone come Isacco, di quelle sempre pronte a dirti una parola di conforto ed a mostrarti il lato inedito delle cose.
"allora auguri amico e benvenuto nel mondo delle frazioni" si compiacque Isacco
"Frazioni?"
"Certo, forse dimentica che il numero 25, pari a quello degli anni che ha appena compiuto, non è che il corrispettivo seriale della frazione 1/4 di cento. Lei, caro amico, farebbe bene a vedere le cose in una prospettiva maggiormente integrata in un ottica di calcolo. La aiuterebbe se non altro a farsi due conti in tasca".
Isacco, si convinse Freddy, aveva ragione: era finalmente giunto il tempo di cambiare impostazione.

Sunday, August 20, 2006

Consolatio temporis

Poi successe che qualcosa volse al termine e che questo termine fosse sbagliato..allora qualcuno propose di ricominciare da capo e Freddy, data la sua attitudine al combattimento, se la diede a gambe levate. il rimorso lo morse e poi rimorse fino a costringerlo a tornare indietro: per l'ennesima volta era al punto di partenza, partenza che sembrava più che altro un punto di ritrovo. C'erano ad aspettarlo Higuerra ed il Cannocchiali. Si presero poco sul serio ma facendolo molto seriamente. Parlarono di Fisica, Matemagica, Cinema e Donnine. Bevvero dallo stesso calice e nessuno di loro se la sentì, ecco la novità, di tradire tre volte gli altri.Fecero mattina ed un bagno in mare. Si asciugarono giusto in tempo per l'arrivo della pioggia: si bagnarono di nuovo ma stavolta non per loro volontà. Morale: non è poi così male volersi bene.

Friday, August 18, 2006

Pornojazz

Sarà stata, che so, la metà di agosto. Faceva già meno caldo, si stava abbastanza bene. In mattinata dalle stanze di casa non s'era udito altro suono che un cicaleccio giallo e bruciato, nascosto oltre ogni orizzonte visibile. Verso l'ora di pranzo s'erano messi in giardino, per un aperitivo. Sul tavolino, sotto l'ombrellone, c'era solo una bottiglia di champagne marca Kristal, semivuota. Peppe Milano aveva detto "Relax", come dicono sempre i grassoni, e se ne stava in mutande, assopito, su una sdraio. Rocco Sifaredi aveva detto "Fitness" e ora infrangeva la quiete estiva col frullio insistito della sua chitarra nuova. Suonava mille note al secondo, una più bella dell'altra. Gli piaceva correre, a Rocco. Era un funambolo, e che funambolo.
"La pianti di rompere i ppalle o no?", fece Peppe con pesante accento campano, stravaccato a bordo piscina con in mano una flute di cremosissimo sciàmbagn.
"Peppe, lo sai che ti dico?" ribatté Rocco con voce di bimbo capriccioso - "stasera suono con te solo se facciamo Teen Town a treessessanta di metronomo". Taque qualche secondo, attendendo di sottecchi la reazione di Peppe, poi aggiunse: "e basta". Frattanto si limava le unghie d'una mano sulla lampo dei jeans e con l'altra eseguiva cromatiche in legato, agitando di tanto in tanto la sua Blade rosso fuoco a guisa di nunchaku.
"Tu lo sai" ribatté quietamente Peppe, stravaccato a bordo piscina con in mano un'altra flute di cremosissimo sciàmbagn, "tu lo sai, io a te ti voglio bene, Rocco". Un sussulto lo scosse dal basso, portò il dorso della mano alle labbra, ruttò con un certo savoir faire. Per un attimo ebbe lo sguardo di Aldo Fabrizi, poi tornò a socchiudere gli occhi.
L'interlocutore presagiva il peggio e di scatto distolse l'attenzione dalla manicure, seguitando a far volteggiare la Blade. "Eh" - si rivolse corrucciato al grassone - "e allora?".
Da par suo Peppe pareva assai rilassato: "Ti voglio bene come un fratello, che dico, come un... un..." - schioccò ripetutamente le dita assumendo un aria concentrata, cercando la parola giusta - "come un fratello, Rocco. E tu lo sai. Ma stasera, se vuoi suonare, Teen Town si fa almeno a quattroeqquarantotto, come l'altra volta, sennò resti a casa e io mi sparo tutto il repertorio di Bovio e Lama con Angie, basso e voce. Tanto lo sai, al pubblico di Villa Abbondanzieri basta che gli metti in mano un verre di Frascati Superiore e si emozionano anche con Pippo Franco".
"Ah, è così?" - fece Rocco, con aria di sfida - "è così? Allora, se ti regge la pompa, facciamola a seiessettantanove come quella sera al Crazy Horse. Avevamo fumato il freebase di Roger, ti ricordi?".
Frankie, impassibile, inghiottì l'ultima scolatura di Kristal direttamente dalla bottiglia, attese qualche secondo, poi chiese ruttando: "Chi è il batterista?".
Sul volto di Rocco affiorò un ghigno gelido - "E' Frankie" - disse compiaciuto - "Frankie Bruslì".
"Angie!!" - urlò all'istante Peppe con tutta la voce che aveva in corpo - "Angieee!" - e schiantò la bottiglia vuota al suolo. La donnina apparve, col suo sorriso immoto e lo sguardo perso, zompettando, ancheggiando ed emettendo gridolini al ritmo dei passi: "Ih-ih-ih!". Subito Peppe le ordinò: "Angie, chiama Roger, Roger Dragonetti, e digli di farci consegnare un chilo di farina di quella che sa lui. Anzi, non gli dire un chilo di farina, digli una busta di bon bon. Entro le nove!". La donnina scomparve e riapparve qualche istante dopo. "Fatto. Dice che non c'è problema, manderà uno dei ragazzi nel pomeriggio", disse col sorriso immoto e lo sguardo perso.
Poi Peppe, rivolto a Rocco: "Stasera strippiamo. Proviamo il numero?". Gli altri non se lo fecero ripetere. Rocco cacciò fuori da chissà dove la ricarica dello Zippo e innaffiò il corpo della chitarra; poi le diede fuoco con un gesto da prestigiatore e riprese a farla volteggiare, scaldandosi le dita con uno sweep-picking da far accapponare la pelle. Angie si spogliò un po' alla volta facendo smorfie incredibili. Peppe entrò in casa correndo e ne uscì subito dopo, sudatissimo, col suo enorme basso in una mano, il metronomo nell'altra. Lo assestarono sui seicentottantuno al minuto. Nel frattempo Angie s'era messa in posizione per provare il numero.


Quella sera si sarebbe riscritta la storia del Jazz.

Thursday, August 17, 2006



Un ringraziamento a Sgamas è d' uopo..
Dopo settimane di inutili tentativi osteggiati dal web comunista, entro finalmente a far parte delle Cineserie, nel ruolo di una delle tante futilità che aleggiano in loco come foglie di platano un pò musone.
Spero di riuscire a farvi sorridere, o almeno piangere con dignità.

Cos' altro aggiungere? Siamo tutti all' attacco, alcuni un pò meno, altri un pò di più. Per ora sono attaccato un pò dappertutto..

Au trec, tricchettrà!!

Le Cannù

Wednesday, August 16, 2006


Gli astr-usi di Sgamas

Ariete. Un vostro amico vi dirà che ha l'assicurazione della macchina scaduta e che per questo non può accompagnarvi al concerto degli Acustimantico.
Toro. Alle 15:40 farete un grande starnuto e vi stupirete di quanta aria possa uscire in un colpo solo dalla bocca
Gemelli. Il vostro partner vi confesserà di aver votato per Follini: sappiate perdonarlo.
Cancro. La maieutica non fa per voi, cambiate corso di laurea.
Leone. Il lavoro procede alla grande: riuscirete a rifilare una Ritmo dell'83 ad un centralinista della Mondialpol per la cifra di 2000 euro.
Vergine: non si batte chiodo.
Bilancia. Facciamo cosi: quando arrivi fai uno squillo e scendo.
Scorpione. Saturno in Giove vi causa una certa acidità di stomaco. A cena mangiate in bianco.
Sagittario. Vostro padre vi chiederà di aiutarlo a ripitturare il corridoio dell'ingresso: prima rasate bene la parete.
Capricorno. Ricordate a vostro figlio di portare la sacca dei pennelli. E anche una maglietta di ricambio.
Acquario. Grazie al fiuto di Plutone riuscirete a trovare le chiavi che avevate perso in giardino.
Pesci. Imparate a spiegarvi meglio, se restate sempre muti difficilmente gli altri vi capiranno.

Monday, August 14, 2006


Cerca che ti ritrovi

Freddy prese il suo discorso e lo stese per bene ad asciugare. Lo tirò per le estremità come si fa con le lenzuola e si accorse che per la maggior parte era sgualcito, seminato di rumorosissime pieghe.
Pensò che il sole l’avrebbe aiutato a vederci meglio o che,nel peggiore dei casi, sarebbe stato utile per seccare via l’umidità del superfluo.
“Che se ne vada la rinuncia, la fuga prima della battaglia. Che si perdano nell’aria i poi vediamo, i poi sapremo.”
Freddy scelse la radice, il profumo della campagna che si sveglia dopo la rabbuiata, scelse la goccia al posto del bicchiere, la fiamma al posto dell’incendio. Decise di sbucciare la vita, intenzionato com’era di strofinarsi nel succo dimenticandosi della corteccia.
“Il confine è alle porte, l’obiettivo sfuggente. Poco importa, fa lo stesso, non c’è pianura che non contempli in fin dei conti il dosso “ Avanti Freddy, all’attacco.

Sunday, August 13, 2006

“Se do un pane ai poveri, mi chiamano santo; se chiedo perché i poveri non hanno pane, mi chiamano comunista”. Mons. Hélder Câmara

Saturday, August 05, 2006


Quo vadis Freddy?

Freddy si diresse a destra dove la situazione era sinistra. Volse lo sguardo al cielo, Freddy stava toccando il fondo. Con un colpo d'occhio e poi di reni trovò il punto di fuga. Vi corse incontro ma non ci volle molto prima che capisse di aver sbagliato prospettiva. Cambiò idea, passo e destinazione: ora aveva tutto chiaro, eccetto quale fosse la ragione di tutti quei gradini. Bisognava salirli o sarebbe stato saggio sedercisi un pò sopra a riflettere? La situation etait amusant

a chi aspetta la zattera, a chi galleggia nel dolceamaro


Taratatà

Per quanto mi sforzi di affrontare il dritto mi capita a volte di subire il rovescio.

Per quanto tenti di sfiorare il soffitto, arriva puntuale il ronzare del botto.

Per quanto tutto capiti nel frattempo, succede spesso di arrivare in ritardo.

Per quanto amaro si riveli il discorso, preferisco di gran lunga alla carezza il morso.

Thursday, August 03, 2006


Freddy si convinse una volta per tutte che è preciso dovere di ognuno quello di restarsene al proprio posto. Gli uccelli in aria, i pesci in mare, gli uomini a letto, possibilmente in buona compagnia.
p.s. goodbye menisko

Tuesday, August 01, 2006


Nutless (di Vinicio)

Dov'è che siam rimasti a terra Nutless, dov'è lo sparo il botto dov'è la strada, dove noi. e la sera arriva presto troppo presto per potere andar. dov'è che siam rimasti. dov'è che siam restati soli Nutless dov'è che i muri si sono chiusi addosso, muri che avevamo costruito nella sabbia e per la sabbia. forse per avere ancora a tiro l'onda. tutta questa clandestinità dov'è che nata, questo andare a letto presto quando è iniziata? che potevamo andarcene a ragazze o giù al Lido. affanculo questa serietà questa lealtà, tutta questa impresa poi il sabato all'iper a far la spesa buttarci a piedi pari nella vasca del campari abbattere la notte a raffiche di Gordon Rouge ....chabidubidù! dov'è che abbiam ceduto il capo al sonno, al vapore alla cucina al caldo al televisore, tu in un letto e lei in un altro. dove quei bagliori visti da lontano fuori in punta di pennello. tutto Napoleone dipinto in un bottone. cara cosa hai fatto oggi e cosa hai fatto tu cara cosa hai fatto finché non si è fatto BOOM BOOM BOOM BOOM.
lo vedi adesso che cos'è successo Nutless? abbiam dovuto richiamare in campo i veterani, quelli che la battaglia grossa credevano di averla fatta e invece eccoci tutti ...in groppa alla lealtà! le fontane di berlucchi le cascate di garofani ...i love you
e quando ce ne andremo tutti Nutless sarà quando l'aria è più vicina al cielo. veglierò per sempre per vedere il bagliore da vicino. finché prenderemo d'anticipo il mattino. non è più tardi e non sarà tardi più non è più tardi ora non sarà tardi più