Wednesday, February 14, 2007


la sacra ruota

Stavo davanti al Forlanini, un ospedale che se non fosse un ospedale sarebbe un posto splendido. Devo confessarvi la mia passione per l'architettura, sia da un punto di vista urbanistico che per quel che riguarda la costruzione delle case, dei palazzi: davvero la cosa proprio mi incanta. E devo altresì confessarvi il mio debole per l'architettura fascista, per quelle strutture imponenti, del tutto simili a certi quadri di DeChirico. (tipo LaSapienza, l'Eur, il secondo periodo della mia amata Garbatella e per l'appunto il Forlanini). Insomma mi trovavo lì, per ragioni che non sto qui a spiegarvi, e lascio la macchina nell'apposito parcheggio anticircostante l'ospedale. Faccio i giri che devo fare e dopo una mezz'ora torno a raccattare la mia vettura. Lì mi accorgo che un signore ha lasciato la sua macchina proprio dietro la mia e che per questo mi ostruisce il passaggio, mi impedisce di uscire dal parcheggio. Mi avvicino a lui e prendo atto che, porca di una miseriaccia, il suddetto automobilista ha bucato.
"non mi dirà che è la sua?" mi fa riferendosi alla mia voiture.
"eh si".
"ho bucato"
"si lo vedo.."
Premetto che pioveva e che lui era, ed è, un sigonre anziano, sulla settantina. E' per questo che gli dico: "su, lasci, la cambio io la ruota". E giù a sbullonare, con le mani che diventano nere come il carbon. Monto quella di scorta e scrckiamo (togliere il crick), la macchina si affloscia sull'asfalto ed è pronta a ripartire.
"manco alla Ferrari" dico al vecchio per scherzare. Lui ride ed ha un viso proprio gentile. Mi racconta, con un accento del nord, che una volta, da ragazzo, aveva caricato tutta la macchina (gommone, sdraio etc..) e dopo 20 metri gli si è bucata una gomma. E allora giù sbullonare, con le mani che diventavano nere come il carbon.
"meno male che ho incontrato lei, altrimenti come facevo. Sa, alla mia età"
"ma si figuri. Se non ci aiutiamo tra di noi" dico io. (la frase mi è uscita così, automatica. Infatti non ho mai capito, udendo da altri quella frase, chi sarebbero questi "noi"..comunque l'ho detta)
Il signore mi guarda e mi fa: "Dio le renderà merito per quello che ha fatto".
Io sorrido, perchè in quel momento penso che mi ha detto proprio una cosa meravigliosa. E il tono di voce poi, sincero, asciutto, come se secondo lui davvero Dio mi renderà merito per una cosa del genere. Ora, io non credo in Dio e quindi le cose si complicano. Tuttavia per un istante, ed anche sulla strada del ritorno, ho creduto davvero di essermi conquistato una sorta di credito col Padre Eterno. Ho vissuto le parole di quel vecchio come una carezza, mi hanno trasmesso un senso di pace che non vi dico. Io, l'ho già detto altre volte, sono molto sensibile alla cortesia, la ritengo una caratteristica indispensabile per ogni persona. Stavolta però era qualcosa di più: questo rimandare a Dio, questo riferirsi ad un ordine superiore, ad una dimensione ultraterrena, davvero mi ha colpito. E mi è piaciuto. Non che abbia iniziato a credere, quello no, tuttavia mai mi sarei aspettato che cambiare una gomma potesse portare a tante e tali riflessioni. Mi starò invecchiando, che vi devo dire.

4 comments:

Anonymous said...

Che per inciso dentro al forlanini ci sta paro paro un auditorium di proporzioni immense.
Che ci scappi pure una bella suonatina pro-malati, magari con parata ammessa per corsie e reparti...

Buona guarigione e torna a lavorare che il pub non è pub sennò...

sgamas said...

chiariamo:mica ero al Forlanini per malattie o cose del genere..e no, e che cazzo..ero in zona, nei paraggi..e poi l'influenza l'ho tramortita, sono di nuovo in piedi, alla grande..

Anonymous said...

Beh, Dio o non Dio, sei stato gentile e di buon cuore, e questo fa bene, per primi a noi stessi...

sgamas said...

"per primi a noi stessi"..se non lo aiutavo sai quanto ci metteva a togliere la sua macchina da dietro la mia..stavo ancora lì..ma no dai scherzo..non sono tanto burbero..