Friday, February 16, 2007



Cucina con Nasone (olio su tela, su dita, su guance..olio un pò dovunque)

Nella stanza il rumore di gocce cadenti, giù dal quinto piano del rubinetto dritte al fondo del lavandino. Un piatto sporco di carne macinata, un bicchiere baciato sul bordo da labbra baciate da vino rosso, un pò più a sud una pentola gravida di un pentolino più piccolo. Poi sciami di forchette, coltelli, cucchiai, affolano il dorso di un'insalatiera senza insalata: odio lavare le posate e così le prendo in parola, le lascio tutte sporche lì, "posate". Sul tavolo una bottiglia di acqua minerale e qualche mollica di pane, una di queste schiacciata dal mio gomito. Dalla bocca sbuffo il finale di una sigaretta mista ad un pizzico di noia, anzì no, mista ad un certo giramento di coglioni. Nel riflesso della finestra mi accorgo che ho una barba troppo lunga per i miei gusti, utile tuttavia in momenti come questi: me la accarezzo, la attorciglio, la spolvero come fosse una tovaglia. Raschio la gola e faccio un rumore di macchina che cambia marcia, marcia come il collo della pera che supera la barriera di aranci e mele posti nella fruttiera. E' sera, su questo non ci piove, su tutto il resto invece i soliti dubbi riniziano a darsi un bel da fare. Oggi ho avuto tutto il giorno la testa pesante come una forma di grana, come se mi avessero rintoccato a campana la fronte con una padella che forse non attacca, ma di sicuro si difende bene.
"Io devo starmene un pò tranquillo" questo il mio ultimo e più instabile pensiero.

p.s. che ne dite della nuova veste di Cineserie?

1 comment:

Anonymous said...

Mi piace così.