Wednesday, February 07, 2007


Ecce Vinicio
per farvela breve. finiamo le prove, nel garage di casa mia, e si salutiamo. io salgo a casa e dopo qualche secondo mi suonano al cancello.
"chi è?che vi siete scordati?"
"mi hanno chiamato ora:a mezzanotte c'è Vinicio al Beba do Samba, andiamo?". Giacca, tascapane, sciarpa, cappello. Macchina, cristoforo colombo, tangenziale, san.lorenzo. Canna, birra, prima fila, in attesa che il sommo arrivi. Suona fa un pezzo ed esce. é nell'atrio del locale ed io e Alessandro, il mio bassista, ci avviciniamo. Io non ho parole, ed allora parla lui. Dice che gli abbiamo fatto avere una demo e che volevamo sapere se l'aveva sentita. Lui è proprio come me lo immaginavo: non guarda in faccia quando parla (per timidezza), ha un alito alcolico, è mezzo ubriaco. Dice sorridendo:
"sai io non ascolto mai niente, neanche la mia musica."
Ale gli dice "beh, per quello fai male". lui sorride, io sto zitto, non mi viene da dire nulla.
Vinicio si tocca la barba e si guarda intorno, vorrebbe allontanarsi da noi ma per cortesia non lo fa. Non sa che dirci e dalle parole di Ale si congeda con "scusami, è che sono un pò perso. Scusa, vado in bagno". E ci va. Noi restiamo lì così, neutri, senza grandi emozioni, con due cicchetti di rum in mano. Brindiamo alla salute ed usciamo a fumare (io). Per caso incontriamo Higuerra e scambiamo due chiacchere con lui. Vinicio è dall'altra parte della strada, con la sua ragazza, che chiacchera a sua volta con un paio di persone; ad un certo punto arriva un taxi, ci salgono su e spariscono per via dei rieti (credo). Che vi devo dire: incontrarlo non mi ha fatto molto effetto, meno di quello che credevo. Più che altro un grande imbarazzo, quello si, di non sapere cosa dirgli. E poi, in fondo, chi lo conosce a questo Capossela? io conosco uno che scrive canzoni strappafiato, il resto forse conta davvero poco.

12 comments:

Anonymous said...

bhè che dire....chiaccherata interessante...no?!!!

Mada said...

Meglio piccole aspettative che grandi delusioni.
Ti aspetto domenica.

sgamas said...

amica martina, mica tanto..una persona proprio sfuggente..

Anonymous said...

diciamo che siete entrati in confidenza..la prossima volta ci sarà meno imbarazzo e troverari le parole giuste(vere)...magari vi sederete ad un tavolino alcolico
...magari gli racconterari una delle tue storie surreali
...-magari in finto rumeno-
...magari lui ne trarrà spunto per un pezzo..
e magari te lo metterà in del quel posto..
o magari diventerete soci...
ma che ne so!!!voi artisti siete tutti strani..persi..sfuggenti..
...magari.. ve dovreste capì tra de voi??!!!magari!!!!

sgamas said...

magari non userei, almeno per me, la parola artisti..direi "artigiano", mi pare più onesto.

Anonymous said...

magari sei troppo onesto...e magari dipende dal senso che si da a quella parolina di cui troppo spesso si abusa indebitamente..magari, secondo il pensiero martino qualcuno non può non essere considerato come tale!!

sgamas said...

lei è troppo gentile, cara Martina.la inviterei tuttavia alla prudenza.di artisti ce ne sono stati, nell'ambito della musica "leggera"(in questo secolo), credo un a decina. tuttavia, ognuno fa quel che gli pare.

Anonymous said...

Se provi a definirmi "il mio sassofonista" ti schiatto le rote della macchina

sgamas said...

ma come? tra noi ARTISTI, queste bassezze?

Anonymous said...

A) Non mi definirei artista dal momento che non produco altro che il mio passato, e non mi viene neanche tanto bene;

B) Bassezze si, ma perché te le rote della macchina che cell'hai sopra il portabagagli?;

C) Acceterei la definizione "mio" o in un contesto amoroso e passionale, e non mi pare il caso questo, o nel caso il mio misero contributo alla tua arte fosse in qualche modo retribuito, e neanche questo mi sembra il caso.

Quindi sassofonista "free lance" mi sembra più adeguato, nel senso che me lancio, me butto, te me chiami, annamo a sonà? e io me butto e vengo e finisce in cocomerata.

Free lance.

sgamas said...

free lance me piace..allora quando me dicono "ma lui chi è?"..je dico "lui è un sassofinista free-lance, che da tre anni collabora stabilmente con il gruppo di cui faccio parte"..ce po stà? me pare onesta, ner senso è vero che mi pare puntuale definizione di un certo discorso, è vero, che diciamo così ecco, per carità , portiamo avanti, per dire eh, da un pò..nel rispetto, ci mancherebbe altro, della continuità storico politica della quale..

Anonymous said...

Sempre nella misura in cui.