Sunday, September 03, 2006


A mani vuote

Una cascata di cenere nel piatto; una sfera d'argento rosicchiata nel centro; un pianto di acqua minerale sul polso. Una lingua sorda dietro il bianco della parete; l'Esedra arrocata dalle candele, tra le pietre ; lo scroscio dell'asfalto , l'inganno del risalto. Un battito di sponde, la fuga nella sera che non nasconde, ma rimanda, alla luce, all'arrivo che sarà nitido e feroce.
Queste le cose belle, questo quello che non ho potuto, quello che non ho saputo, raccogliere per te.

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