Monday, September 18, 2006

Intervallo

La vita è na strunzata

(tradizionale)

p.s. tra un pò mi rifaccio vivo

4 comments:

Anonymous said...

L'eco rimbomba nell'osteria quasi deserta, mescolandosi alle risa forzate dei tre ufficiali che bevono in piedi al banco del bar.
- non dovrebbe parlare con la elle; lei è nato a Sinaloa- dice il poeta al cinese mentre si alza.
Manterola osserva attentamente i militari. sono 3 giovani, due capitani e un tenente di fresca nomina. al massimo devono aver preso parte alle ultime campagne contro Zapata, e alla passeggiata trionfale di Agua Prieta, dove si sono guadagnati i gradi. sono abbastanza ubriachi e i loro gesti teatralmente bruschi non gli piacciono.....il cinese si alza e si avvicina al bancone . l'oste indovina ancora, col solito scambio di occhiate, e afferra la bottiglia di habanero. - servite anche gli orientali in questo locale, signore?- domanda uno dei militari.
-dicono che siano le persone più sporche della terrra, che vivano nelle botteghe dei loro connazionali e che si contandano i rifiuti con i topi...
il cinese li scruta uno per uno. uno sguardo sprezzante che viene interpretato dagli ufficiali ubriachi come paura. si sbagliano.
- non avete medagliette, signoli?-
-gli ufficiali messicano non portano addosso le loro decorazioni-
-pelò a casa ne avete di medagliette?- insiste il cinese continuando a fissarli.
i miei compagni hanno meritato due decorazioni al valore e una per ferite riportate in azione..
- thomas-grida dal tavolo il giornalista- senza sangue per favore!!
- lo dicevo pelchè, se avete qualche medaglietta, vi suggelisco di andale ad attaccalle sul culo di quelle tloie delle vostle madli- dice il cinese.e naturalmente si vede costretto a parare un colpo di taglio sull'avambraccio il pugno che il tentente gli sferra.
i due capitani restano imbambolati mentre il cinese colpisce il tenente con un pugno in piena faccia.
il cinese ne ferma uno che tenta di aiutarlo con una testata nello stomaco.
il capitano caduto in ginocchio comincia a vomitare.
il cinese si avvicina al terzo che afferra una bottiglia in mano e comincia ad indietreggiare, brandendola.
alle sue spalle l'avvocato si fa sotto e gli appioppa un bel colpo sulla tempia con la canna della pistola.
- scusami tomas ma gli avresti fatto troppo male- dice rivolto al cinese.
il cinese torna verso il banco massaggiandosi la mano con cui ha colpito due volte.
- potrebbe mettele un po' d'acqua in una bacinella e poltalmela qui?- chiede il cinese.
ci infila la mano che già si sta gonfiando mentre l'avvocato e il poeta intrapendono una discussione su messicani di prima seconda e terza classe...
ci sono i primi, quelli di seconda che passano le giornate a lustrare le scarpe a quelli di prima.
e poi i messicani di terza: quelli che hanno perso la rivoluzione, i diseredati, i contadini che l'hanno fatta e noi che non l'abbiamo fatta- dice il giornalista-
-valgono anche le ferite riportate per aver fatto lo spettatore?- chiede il giornalista.
-valgono- risponde il poeta
in quel momento i militari riescono a rialzarsi e ad uscire dal locale .
il cinese non riesce a staccare gli occhi dalla mano che, nonostante l'ammollo in acqua fredda, si gonfia sempre di più.
- vede cosa succede amico mio a picchiare i militari?- dice il poeta -non c'era poi da arrabbiarsi tanto, le hanno detto solo che dorme sul pavimento. e noi, secondo la tesi del nostro illustre giornalista siamo solo messicani di terza categoria: cosa importa se dormiamo sul pavimento di una bottega....io dormo in poltrona, lui - indicando l'avvocato- non dorme proprio. è un vampiro.
-Gioca lei o gioco io?- domanda l'avvocato.
L'orologio a cucù canta le tre del mattino.

sgamas said...

a fiaschi..

Anonymous said...

guarda che sono tua cugina....vabbè....

sgamas said...

ma pensa tu..mia cus..e chi se lo aspettava di avere una cugina tanto abile.