Thursday, September 14, 2006


Gesti semplici al gusto di pesca. E' un preparare, un cucinare, un lieve intascare la pioggia di miele, nube malinconica, conica e malin. E' un un due tre ste stella, un faticare, un preconizzare, uno scribacchiare, smodato, affaticato, sbagliato, ricercato, condannato, liberato. Mani che ho raccolto per la strada, insieme a contenitori di melanzane alla parmigiana. Mi ricordo, stavamo alla festa dell'Unità, tu mi hai detto: "Anche io", io ho risposto "Anche io che?". C'erano tutti, c'era Freddy, c'era er Bisca, c'era Le Cannu, La Cannu, c'era Higuerra e c'era pure Scalia, lo sguardo tenue perduto altrove, alla ricerca di prospettive suburbane, treni, finestre, asfalti.

E fu così che capitombolammo sotto un agrume di pioggia, con un debito di sonno nel cestino della sera, nel frastuono della sola. E poi c'era l'antroermeneutica della prospetticitudine endemolicoformattica, c'era George Orwell, c'era tutta una serie di cose che boh.

4 comments:

sgamas said...

sei un po irrispettoso del mio spazio..non verrei mai a casa tua a sporcarti il tappeto di merda..pensaci, poi ne riparliamo. p.s.non ho preso d'acido è solo per proseguire con quel discorso di critiche interne al gruppo che giustamente hai avviato.davvero..

sgamas said...

simpatico proprio no..è uno stronzo presuntuoso..magari non se fa vede più in giro..sto infame, si lo becco lo sfonno de carci

Domhir Muñuti said...

Vabbè, allora proprio...

LeCannu said...

Questa diatriba ci porterà lontano, oltre i confini di ostia... l' importante è riuscire a tornar indietro, e non perdere di vista il caffè che ci da tante soddisfazioni...

Bella, aug!