Monday, January 14, 2008

Zappappero

più che altro in questi giorni mi sto spostando, da una parte all'altra. si perchè dormo a roma, a volte a ostia. lavoro al centro sportivo, poi il giovedì al locale, ed il martedì e qualche venerdì ho le lezioni di chitarra ai bimbi, alla scuola. quando ho una mattinata o un pomeriggio libero me ne vado a spasso o a studiare in una biblioteca al centro, e la sera spesso capita che ho le prove con qualche gruppo. insomma più che altro mi sposto, ed in più con diversi mezzi di locomozione. bicicletta, autobus, metro, macchina, piedi. e tanti luoghi diversi mi creano un certo spaesamento: non ricordo più dove le lascio le cose, ho 4 mazzi di chiavi, e chitarre ed aggeggi annessi sparsi un pò dovunque. quindi ho deciso che per liberarmi la testa inizierò ad utilizzare un'agenda: non mi piace l'idea e non mi piace la vita frenetica. in effetti non è frenetica, anzi, diciamo solo che sono le faccende logistiche ad occuparmi troppo la testa. e a me la testa serve per girare a vuoto, per riflettere attentamente sugli aspetti più inutili della vita. mi rilasso solo nell'evasione, è l'unico momento in cui mi sento davvero libero e tranquillo: ma non che sia uno con la testa sulle nuvole, mi sa solo che mi annoio a seguire troppo l'ordine degli eventi. ecco diciamo che mi trovo meglio nel disordine degli eventi, quando scompongo tutto e lo ricreo a mio piacimento, a mio divertimento. si più che altro divertimento. a volte però è pure la realtà a venirmi incontro, a somigliare tanto ad una delle mie storie inventate. prendi sabato notte: scendo dalla macchina e attraverso la strada per andare a casetta. per arrivarci ci sono delle scalette che portano da lungotevere alla strada in cui vivo. ebbene mentre scendo sta scalinatella mi accorgo che a metà rampa c'è un raccoglitore di legno pieno di audio cassette, tutte in fila, sistemate con cura. mi chino per vedere meglio e mi accorgo che più della metà, circa una ventina, sono cassette del grandissimo Zappa, frank zappa, uno dei più grandi, un faro per me. ce ne sono altre dei Genesis, un lucio dalla degli inizi, un sempre buon battisti e altra roba che ora non ricordo. e quindi mi guardo intorno e non passa nessuno, e la cosa non è strana visto che erano pure le 3 di notte. insomma apro lo zaino che porto sempre con me e ci inizio a mettere dentro tutte quelle del grande Frank,un paio dei Genesis live etcc..il meglio insomma. fischiettando poi finisco di scendere la seconda rampa ed entro nel portone, col bottino che rumoreggia nello zaino mentre salgo le scale di casa. cosi ora ho delle cose orginali del grande FRank, parecchie sono infatti audio cassette degli anni 70 di quelle con le custodie colorate . non valgono un cacchio lo so, ma volete mettere quando mi chiederenno " e ste cassette dove le hai prese?"..ieri sera invece nello stesso punto verso la mezzanotte ci ho trovato una ventina di libri gialli, giallacci però e non mi sono neanche fermato. evidentemente qualcuno del quaritere sta buttando un pò di cose e visto il successo delle cassette ha deciso di mettere a disposizione anche il resto. chissà nei prossimi giorni che capiterà. sta gente del centro, valla a capire.

6 comments:

DRESSEL said...

ma perchè a me queste cose non capitano mai?! perfettamente d'accordo sull'avversione alla vita frenetica...

rompina said...

guarda che pure tu ora sei "gente del centro", neh...? ;oP

Anonymous said...

Ciao, quando leggo il tuo blog riesco a sognare... Continua così! Nel mio blog ti ho segnalato tra i miei segnali di rete... Sotto la voce: poeta moderno. Ciao Jasna

Anonymous said...

Ma sei tu che chiami Zappa o Zappa che chiama te? :-)

sgamas said...

dressel : come diceva jannacci "ci vuole orecchio"..

rompina: si, hai ragione, anche se io col centro c'entro poco..diciamo c'entro a malapena.

jasna: benvenuta tra noi..sei molto gentile, davvero..anche se poeta moderno mmm..mi pare proprio troppo.mi definirei patafisico piuttosto:)

fra: tu che sei un'affezionata del blog sai che con frank ci sentiamo spesso..

Anonymous said...

Ciao sgamas, rispondo al tuo appunto... Io sono tutto sommato un' "Artista" che ama l'arte classica.
Quindi se non ti offende, e solo per me... permettimi di definirti... Poeta dei giorni nostri. D'altronde con le tue parole, riesci a rendere visibile, il disagio che c'è oggi. E questo permettimi di dirtelo... riescono a farlo solo i poeti. Ciao Jasna ... Alla prossima.