Tuesday, January 15, 2008



vestito di bianco, con i crocifissi d'oro, fasciato di nero, con il telefono a sirena facente il ruolo del coro. mentre chiude una saracinesca e arresta gli occhi, mentre scrive sulla lavagna l'orario per la consegna. dietro l'obiettivo di una digitale, tra il fumo, la coltre di quel centro sociale..a fari spenti parcheggiato nell'ombra, mentre offre una rossana per tapparti la bocca. mentre occupa di forza una casa, mentre alza l'affitto perchè ha il privilegio di un tetto..e manda avanti i secondi, e manda indietro gli avanzi, mentre scrive di notte parlando a nome di tutti..mentre s'apre la bocca per la risata generale, mentre arriva in orario tra lo stupore pendolare..nella delega a lui, nella delega a lei..sotto i tacchi in marina, nella gestione indecorosa della stiva..mentre guarda con le braccia conserte, mentre incute timore e costringe a chiuder a chiave le porte.
ho visto un sacco di potere in giro: riusciremo un giorno a bucarlo?

6 comments:

Anonymous said...

E si!!! sei proprio bravo Andrea. Riesci con le tue parole a rendere proprio l'idea! Grazie. Attraverso le tue parole riesco a vedere un po' di mondo, molto diverso dal mio... Ma non meno bello. Aggiungi pure il mio blog alla tua blogheria... ne sarei estremamente onorata. Ciao poeta dei giorni nostri. Alla prossima.

sgamas said...

dai su, co questa storia del poeta..e poi Andrea non è proprio il mio nome..

DRESSEL said...

no

Anonymous said...

Permaloso!!! Vedrò di smetterla di farti troppi complimenti. Ciao Sgamas alla prossima. Le foto del tuo blog le fai tu?

sgamas said...

dressel: no cosa?

jasna: no, non le faccio io..

DRESSEL said...

non riusciremo mai a bucarlo