Friday, December 15, 2006

Quelli che poi..

Che poi se uno non ci mette del suo per rendersi la vita meno volgare di come ce la raccontano..
che poi se uno rinuncia a pretendere per se stessi il meglio che c'è in circolazione..
che poi se ci si ferma agli accordi minori..
che poi se a un certo punto ti ricordi che a cuore scoperto tutto può succedere..
che poi se si rinuncia alle manifestazioni di gioia..
che poi se ci si convince che tanto gli altri non capiscono..
che poi se gli altri invece capiscono benissimo..
che poi se hai voglia di fare la rivoluzione..
che poi se è meglio non dirlo alla polizia..
che poi se cerchi Madeleine per le storte del centro di Roma e non la trovi..
che poi se magari certe cose è meglio dirle a voce..
che poi se adesso c'hai il respiro scassato..
che poi se si vede che doveva andare così..
che poi se "il mio pianoforte è l'unico a non avermi mai fatto uscire con le ossa rotte"..
che poi se c'hai il friccico ner core solo tu..
che poi se ricominci a prendere tempo..
che poi se non sai mettere un punto e ragioni in termini di virgole..
che poi se ti ricordi ancora come si costruisce una giornata..
che poi se non va c'è sempre la bestemmia..
che poi se ti convinci che la felicità non è roba per tutti ma che invece fa proprio per te..
che poi se in metropolitana si dorme bene.
Si vede che comunque puoi confessare di aver vissuto. Todavia.

1 comment:

Domhir Muñuti said...

Rendersi la vita meno volgare di come ce la raccontano, questo mi pare un bel che poi.