Thursday, March 13, 2008


Scappa o


ogni volta, capita sempre, sembra una legge di una certa gravità. si perchè un istante prima sei lì a suonare, a fare quello che ti rende davvero libero, comodo, a tuo agio, mentre l'istante dopo capitombola tutto giù per terra. penso sia la stessa sensazione che hanno i pugili quando cadono sul tappeto, doloranti, consapevoli che tutto è finito. e non è tanto un fatto di vincere o di perdere, almeno con la musica questo non c'entra, non ci sono vincitori. scendere dal ring è comunque la sconfitta, il colpo che ti lascia percosso. forse perchè vorrei sempre che il palco si trasformasse in una chiatta che mi navigasse via da qui, dove c'è poca, troppa poca comprensione. e piu sono i complimenti e più sale la voglia di mettersi a correre, a braccia aperte sperando di riuscire in qualche modo a spiccare il volo, prendendo il largo. ma no, non badate a pquello che dico, a queste parole tanto tristi; è che stasera ho suonato e c'era tanta gente e mi hanno fatto tanti complimenti. e bravo di qua, e bravo di la, e che bei pezzi che scrivi, e ce l'hai dentro la musica, e stronzate, cazzate del genere. e dover apparire normale, allegro, perchè altrimenti fai il personaggio, sembri di quelli che se la credono. per fortuna si suona la sera e dopo si va a dormire; senza aver concluso niente. sento una solitudine disarmante ogni valto che scendo quel gradino. vai a capire perchè.

3 comments:

rompina said...

uhm...stavolta ammetto di non capire...ho una sensazione di tristezza avviluppante leggendo le tue parole, quasi come se ci fosse una malinconia di fondo che nemmeno l'apprezzamento del tuo pubblico fa scivolare via...e mi chiedo perche'.
comunque sia...goditi il momento in cui quel gradino lo sali, il resto, forse, fa solo da contorno...
un abbraccio.

Prisma said...

Quando si scende dal palco - qualunque esso sia - il duende che ha creato la magica alchimia si va a rintanare da qualche parte e noi restiamo ancora una volta soli con noi stessi, nonostante la gente intorno.
L'incantesimo è spezzato. Resta, in tutta la sua violenza, soltanto una feroce astinenza.

sgamas said...

il duende?