Thursday, March 06, 2008


de rerum novarum

lo scarico del bagno difettoso che si attiva da solo a intervalli regolari. una moto in lontananza sfreccia su lungotevere. ed il ronzio del frigo, il nitrire dell'ambulanza, la luce del soggiorno che serve appena a trovare la strada per la camera da letto. sono appena rientrato, ero a s.lorenzo a sentire un'amica che cantava. sono tornato col notturno che mi ha lasciato a borgo pio. castel sant'angelo era deserto, il fiume impassibile, come se non stesso accadendo nulla di quello che capita, qui, dalle mie parti. ed i san pietrini luccicati dalla pioggia, che sembrano carte di caramelle. la pioggia scarta la città, la rende più commestibile. di notte mi innamoro sempre di roma, quelle luci gialle fiorite alla radice degli archi dei ponti, mi tirano le lacrime giù dagli occhi. e la tromba delle scale che mi suona ogni sera davanti al portone di casa. 3 mandate e sono dentro al mio guscio, stasera che ho prudentemente acceso i termosifoni, anche bello caldo. e sento tornare la pioggia ticchettante sul tetto, (direttore d'orchestra che bacchetta per il desiderio di cominciare). tra poco inizierà l'ennesima notte di buio, pesto, ottimo per condire la pasta. domani, solo domani, so che sarà luce, motore, azione.





p.s. vi scrivo da casetta, per la prima volta.

3 comments:

jasna said...

questo è lo sgamas che amo profondamente.Ops... ho esagerato?
Mi piaci quando scrivi le tue emozioni più vere. ho notato che sei più emotivo ed intenso quando parli delle notti romane.

rompina said...

post stupendo...che poesia, sga'! ;o)

DRESSEL said...

amo roma di notte. amo i casi umani che incontro sui notturni. amo infilarmi a letto con quelle immagini negli occhi.