Tuesday, May 22, 2007


In-forma mentis (appunti)

Oggi tornando in metro ho fatto un pensiero, che però non vi dico. Ve ne dico un altro, ad uso e consumo dell'umanità tutta. Ho elaborato un metodo per la valutazione della proprio forma mentis (forma nel senso di salute. Tipo "ti trovo in forma..mi devo rimettere in forma etc). Mi spiego peggio. Partiamo dal chiarire che non ha nulla di scientifico e che a me le cose scientifiche, nel senso classico del termine, non m'hanno mai convinto troppo. Troppe convenzioni, troppi "ragionando per assurdo", e allora tanto vale inventare per davvero, ma senza linenarità, senza la preoccupazione di uno sviluppo logico. La mia è una scienza di suggestioni, basata sul principio del caos, o come preferisco dire "dell'ordine sparso"( come si faceva al liceo durante educazione fisica "mettetevi in ordine sparso e fate stretching"). Su un libro una volta lessi delle parole di Pitagora: "non permettete al sonno di chiudere gli occhi prima di aver tre volte riflettuto sulle azioni della vostra giornata. Quali sono state giuste, quali ingiuste, quali lasciate inconpiute?". Sorvolando sulla persona che mi ha regalato il libro in questione(non vi vuole tanta immaginazione ad indovinarlo), diciamo che è quella frase il mio punto di partenza: prima di addormentarsi fare un rapido monitoraggio dei discorsi che si sono affrontati durante la giornata. Quali sono state le parole che vi siete messi in testa, quali quelle che da questa se ne sono uscite, quali sono rimaste lì lì, nel limbo della comprensione? E da qui partire per una sorta di radiografia della propria condizione, ragionando ad esempio se si è paralto troppo dei propri problemi, oppure se si è ecceduto in futilità. O ancora se si è accordata troppa importanza ai progetti e poca alla programmazione più spicciola. o ancora se si è preferito il sogno alla concretezza, tanto per dirne alcune. Secondo me ne esce fuori una buona quantità di spunti sui quali riflettere, e d'ausilio poi per raddrizzare il tiro. Se vi convince si potrebbe anche elaborare un sistema statistico per il calcolo della frequenza, ma francamente non mi pare il caso.

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