Thursday, May 03, 2007


Alla fine si fece, e fu un succeso rovinato solo dalla pioggia.
Dunque, dovete (o forse dovreste) sapere che gestisco i gruppi in un locale di Ostia. Mi hanno proposto di farlo intorno a dicembre passato e mi è sembrata un idea interessante, quindi ho accettato, e ora, per l'appunto..E la prima cosa che ho pensato è stata :"che bello sarebbe portare una bella orchestra, una grande big-band al completo". Succede poi da anni che condivida la mia attività musicale con un amico, Raffaele, che suona il sassofono, che da qualche mese suona il sax in una big-band. E gli dico (mesi addietro) "ma lo sai che mi piacerebbe fare?". "che?". "portà la big-band al Boa, sai che bello". " sento il direttore, sento quanto prendiamo per muoverci". Il direttore decide per una cifra abbordabile e si fa l'accordo. E io poi ieri ho dormito male perchè ero preoccupato per un pò di cose che sarebbero potute andare storte; non sto qui a spiegravi cosa, basti dire che per alcuno cose sono molto ansioso. E quindi oggi ero stanco già di prima mattina, e la giornata si preannunciava lunga. E qui interviene un altro amico, Marco, che sta in pausa-esame e zonza per la città in cerca di temporanea occupazione. Gli dico "A Ma, oggi c'è l'orchestra, mi vieni a dare una mano con mixer, impianto e cose del genere". "si, vengo, ciao a dopo". Viene e sistemiamo tutto alla grande, senza sbagli, imprevisti etc. : il suono c'è ed eravamo già ad un buon punto. Poi arriva l'orchestra e sono proprio tanti: 23+1 vegetariano. Iniziano a dire che il palco è piccolo, lo spazio è poco, che non ci si entra. Io inizio un pò a sudare, con gli immaginabili risvolti olfattivi. Stiamo per una mezz'ora in quell'impasse, poi si risolve tutto, alla grande. Lo spazio c'era ed eravamo già a buon punto. Poi inizia la musica e mi scordo di tutto. L'acustica del locale sembra fatta apposta per quell'orchestra, è splendido. Belli cazzarola, proprio belli da sentire, un piacere per le orecchie, tutti quei suoni luccicanti. E poi ridono, si guardano tra di loro, ammiccano, battono le mani all'alto che fa un bel solo. Le cantanti che nelle pause stanno a bordo palco a ballicchiano, io non sudo più, anche se corro da una parte all'altra del locale per sentire se si sente bene ovunque. E si sente bene, che bello. la gente gradisce nonostante la propria ignoranza, nonostante l'abitudine burina di palare mentre gli altri suonano. Stare zitti mai, ascoltare un pò gli altri proprio no eh?Comunque si porta a casa la serata ed anche i musicisti sono stati bene, grazie di qua, grazie di la, grazie a te, no grazie a te, no grazie ar cazzo..le solite cose. E poi smonto e me ne torno a casa, stanco ma proprio soddisfatto. E poi però penso pure che le cose belle sono facili da fare, e che quindi non ci si deve ricamare troppo sopra: basta che ognuno faccia il proprio dovere. Stasera sono stato proprio con i piedi per terra, ed ho ascoltato della buona musica. Ma piedi per terra nel senso che non avrei voluto essere da nessun'altra parte, che quello che c'era intorno mi bastava. E vi pare poco?a me prorio no, io sto sempre altrove. Un pò come Madame Bovary.

2 comments:

Anonymous said...

Bravo Sgas, bravo Raff e bravo pure il rasta. Proprio una bella serata di musica, di quelle che fanno bene allo spirito...

Anonymous said...

Fonici senza frontiere...