Tuesday, May 15, 2007


Corsi e rincorsi ma non l'arrivai

Ed invece ad un tratto gli venne in mente di cambiare parole, di ricominciare tutto il discorso da capo. Togliere le vocali aperte, mettere dentro qualche consonante di qualche alfabeto straniero, regalare qui e lì cappelli e cappellini alle e, alle c, moderare tutti i suoni dal carattere eccessivamente irruento. Freddy aveva un foglio bianco davanti all'inchiostro degli occhi: sul questo centinaia di quadretti, uno più quadrato dell'altro. Scorreva il foglio con gli occhi come fosse una macchina da scrivere; Freddy cercava una risposta ad una certa domanda tra l'imbarazzante distesa di bianco. Si perchè, non è vero che si scrive quando si ha qualcosa da dire, non si prende in mano una penna quando si ha già un idea in testa. Gli argomenti sono già scritti nella pagina, bisogna solo capire dove si sono cacciati. E' come quando si guarda una folla di persone: lei c'è di sicuro, ma valla a scovare. E' come quando si guardano scorrere i secondi: sono una montagna, un'abbuffata, ma vai a capire quando è il momento giusto, cerca di individuare quando è quello sbagliato. Freddy si guardò nello specchio e considerò che grazie a quelle considerazioni stava facendo passi da gigante: peccato che fossero all'indietro. Veramente un gran peccato.

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