Sunday, May 20, 2007

Eeee Boooommm

Stasera vorrei raccontarvi una storia senza maschere, senza sopraelevate fantastiche. Tuttavia mi manca la voglia di spogliarmi, di togliere gli occhiali, i baffi ed il naso finto. Scelsi, all'epoca Nasone, perchè suonava bene e perchè un pò mi ci potrei chiamare davvero. Scelsi Freddy perchè non me lo ricordo perchè, ma mi sembrava sufficientemente goffo da rendere leggero l'argomentare. Poi venne Madeleine, quella falsa, poi venne Madeleine quella vera e il fumo prese forma, corpo, occhiali e capelli stropicciati. E quest'ultima sparì, ma restò quella falsa, con grande delusione di grandi e piccini. Freddy(quello vero) invece è restato e mano mano prende forza anche lui, di uscire dal sogno e gettarsi a capofitto nel percorso che inizia per v e finisca per a (al lettore l'amaro ruolo di indovino). Rimescolare le carte, scuotere il ghiaccio nel bicchiere, fare in modo che la posa si alzi dal fondo non si può, ormai è tardi. Ma poi tardi per cosa ancora bisogna capirlo. Resta il fatto che non si può e non si dovrebbe uscire dal personaggio, dalla maschera, dal filtro che allontana pur'anco il brutto tenendo il trucco. E allora resti Freddy, Madeleine, le zucche, gli scoiattoli. Che la scarpetta resti ancora ad un minuto dalla mezzanotte. La magia è tutto nella vita e grullo è chi crede l'opposto. Che squillino le trombe, che rullino i tamburi: Madames et Messieurs lo spettacolo va commencer.

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