Wednesday, November 14, 2007
Introduzione
Caduta col capo all'ingiù. Fallimento, dissesto. Ebbene si, questa la definizione del dizionario di capitombolo, termine a me molto caro. E quindi eccoci finalmente giunti alla spiegazione della ormai tanto citata Teoria del Capitombolo. Se ne discute su diverse pubblicazioni, testi universitari, ma nessuno sa effettivamente di cosa stiamo parlando; dunque a voi, lettori di Cineserie, il privilegio di essere i primi a sapere di cosa si tratta, essendo io l'unico ed indiscusso padre della suddetta teoria.
Dunque, l'origine del termine è nota: la parola Capitombolo deriva dal greco Kapitos (testa) più il suffisso ombolikos, participio presente del verdo imbere (rotolare...ombelico, tanto per dire, sta ad indicare infatti in greco qualcosa di circolare, di rotondo). Il termine significa letteralmente testa rotolante, e da qui è bene partire. Gli antichi greci usavano il termine Kapitombolos in riferimento ad una festa popolare durante la quale, la testa di un cavallo (col tempo sostituita da una sorta di pagnotta di pane a forma di testa) veniva per l'appunto lanciata da una collina e fatta rotolare giù sino a raggiungere i campi coltivati sottostanti . La testa del cavallo tagliata era tanto un simbolo sacrificale quanto la manifestazione della crudeltà dell'uomo, e l'atto di tagliarla, secondo gli antichi, sarebbe dovuta apparire agli occhi degli dei come ammissione e condanna della propria malvagità. Per questo la testa veniva gettata giù: sia per chiedere fertilità della campagna sia per dire "Oh Dei, siamo capaci di tanta malvagità, esseri indegni del dono della vita, aiutateci voi, che conoscete invece solo la giustizia" Era probabilmente un rito di derivazione sumera, ed esistono ad oggi zone della grecia (spefificatamente nelle isole cicladi) ove questo viene ancora praticato. E' questa ambiguità di fondo del termine a restare tutt'oggi, tanto da riflettersi nella definizione del dizionario: caduta col capò all'ingiù, dissesto, fallimento. Si perchè dal secondo secolo dopo Cristo in poi, la pratica venna adottata anche dai latini, i quali la rimaneggiarono e corressero a loro piacimento (cosa alquanto consueta), cambiandone in definitiva di significato. In Plinio il Giovane si legge "tirarono su la testa con tutta la forza, per scongiurare la sconfitta..". C'è un riferimento qui al rito del Kapitombolos con dinamica diciamo inversa: la testa del cavallo posta nel centro del campo veniva tirata su con delle grandi funi, facendo ben attenzione che non si rivoltasse, che la parte del muso non toccasse la terra. La testa era infatti in questo caso ricavata da grandi blocchi di marmo, dunque molto pesante. Riuscire a portarla fino in cima senza rivoltarla era buon auspicio per la vittoria in battaglia, il contrario stava ad indicare la sconfitta imminente. (il modo di dire "camminare a testa alta" deriva proprio da questo).
Ora voi direte: ma tu come fai a sapere tutte queste cose? La risposta è : facilissimo, le ho inventate in questo momento.
Questi per ora sono solo alcuni cenni storici per inquadrare il discorso; la teoria verrà spiegata a breve, quella esiste per davvero. Nella mia testa ovviamente.
nella foto una raffigurazione del cosiddetto "cavallo di Maleventum" del 3 sec. d.c. e rinvenuta nei pressi della odierna Benevento.
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4 comments:
Ci avevo creduto. Grande Sgamas.
Aspetto la tua teoria del capitombolo come da promessa. ;-)
ah si eh, le promesse sono promesse..e io sono un uomo d'altri tempi, le mantengo sempre..
...verosimile...c'ho creduto anche io...ehi! Perché vedo tutto violetto??? Sfondo allucinogeno...
sto nel mio periodo rosso..
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