Ma magari mi sbaglio (ostia 31/8/2006 ore 4:19 del mattino)Io invece penso che sia preciso dovere di ognuno quello di ricercare il primitivo.Le forme che accomunano invece di dividere, gli atteggiamenti che accolgono al posto di allontanare, le parole che confortano invece di aggredire. Non amo le cattedre, i piedistalli, il "voi", l'uso che si fa della cultura per sottomettere i presunti non-sapienti. Ognuno faccia quello che gli riesce meglio e basta. Ma lo faccia per gli altri, non per se stessi, in modo che rimanga anche quando la porta si chiude e resta nelle orecchie solo il botto.
Una volta il mio prof. mi disse: "odio dover obbedire ma odio al tempo stesso di dover dare ordini". Da un pò di tempo a questa parte la penso come lui, ed è per questo che, in un discorso alla pari, lo ringrazio.
p.s. ma magari ci piglio
2 comments:
Lo vedi che vieni al mio discorso? Le forme che accomunano saranno il più possibile comprensibili, senza per questo essere banali. Non vorrei insistere, ma farsi capire significa, in qualche modo, essere persone responsabili. Responsabili del proprio linguaggio, onesti nell'uso che se ne fa. I trucchetti di prestigio non mi interessano più come una volta.
D'altra parte sì, è importante fare quel che si fa "per gli altri" prima che per se stessi, purché non si scada in una follia francescana.. Scusa, sarà che ultimamente vedo buonismo e populismo dappertutto.
(Ma poi, San Francesco, non era magari anche lui un esaltato, un innamorato pazzo di sé e della propria umiltà?)
non è un fatto di buonismo ma di curiosità per il genere umano e per tutte le sue manifestazioni. Bisogna "accogliere" ma questo non significa che tutte le posizioni sono buone. Si tratta di ascoltare gli altri e di tentare un dialogo, che non sia ozioso, con loro. Qualcuno diceva "non sono d'accordo con quello che dici ma mi farei uccidere pur di farti esprimere le cose nelle quali credi"..su S.Francesco ci andrei cauto, è una figura fantastica e certamente da approfondire.
p.s.vengo al discordo tuo ma nache un pò mio, e da una vita.
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