Wednesday, December 05, 2007

mi starò invecchiando, che vi devo dire..

e mi venivano le lacrime agli occhi. eravamo a recanati, in una scuola elementare. davanti a me c'erano una prima, una seconda ed una terza: 60 bambini con i loro flauti in mano. io ero li solo per guardare questo professore alle prese col suo metodo sperimentale di pedagodia musicale..qualcosa di una semplicità imbarazzante, di quei metodi di insegnamento che a vederli dall'esterno dici "sono tutte cazzate"..di quelli che se guardi con occhio critico (o forse cinico?) il maestro pensi che è uno sfigato, un uomo mezzo ridicolo, un musicista mancato che di ripiego..poi però giri lo sguardo di 90 gradi e ti soffermi sulle facce dei bambini, e le trovi concentrate, pulite, gioiose, piene di musica. e sentire 60 flauti intonatissimi, andare a tempo, suonati con allegria da bambini in grembiule che non credevo esistessero nella realtà..devo essere sincero, per un istante ho vacillato, stavo per mettermi a piangere, ho dovuto pensare ad altro per rimanere asciutto..una musica cosi bella non l'avevo mai sentita in vita mia, raramente sono stato a contatto con tanta bellezza. io non so se riuscirò a fare quello nella vita, so che devo provarci con tutte le forze che ho e pure quelle che non ho. insegnare musica ai bambini, aiutarli ad ascoltare meglio, a sviluppare la loro creatività, educarli al bello, a ricercare l'armonia tanto nella musica quanto nel resto, a stare insieme, a suonare tutti insieme dandosi forza l'uno con l'altro. non è tra le cose più importanti del mondo?
un regista una volta disse che gli uomini di oggi hanno perso una delle più grandi caratteristiche del mondo animale: la cura dei più piccoli. mi sa che ho trovato la sintesi dei discorsi che mi faccio da anni. noi "adulti" facciamo un pò schifo, abbiamo un sistema di valori davvero folle, un egoismo raccapricciante. cerchiamo di avere cura dei piccoli, facciamogli conoscere la generosità, mostriamo loro quanto sa essere grande l'essere umano, invitiamoli a guardarsi intorno, a pretendere e saper riconoscere il bello. che cazzo è un nostro dovere, porca di una puttana. io mi domando se ci siamo impazziti davvero. porca di una puttana un'altra volta. qui me parono tutti scemi.

4 comments:

Anonymous said...

Stonehead

Ce ne hai già 5 di bambini da seguire...

Anonymous said...

Ho saputo di questa trasferta in terra marchigiana... Non sono un musico e di teorie non me ne intendo ma penso di capire che cosa hai provato. Credo che quegli occhi quasi bagnati e il vacillare di fronte ad una bellezza che non si credeva possibile è ciò che arriva quando si prova ad ascoltare e ad accettare un'emozione, così come viene. Spero che questa storia di insegnante possa concretizzarsi. Auguro a quei bambini ordinati ed accordati nel suono di incontrare un buon maestro suonatore; lo auguro a te per scoprire dentro l'uomo quel Piccolo Principe che sa meravigliarsi della semplice bellezza di ciò che a volte si fa fatica ad accettare.

Buona musica,
Nicolò

sgamas said...

stone,faccio la voce grossa ma solo per divertirsi tutti di più..e soprattutto meglio.

nico:non un buon maestro suonatore, diciamo pure il migliore :)

Anonymous said...

pensa a costruire te stesso, solo così potrai educare al bello chi ne ha bisogno...