Monday, October 09, 2006


Sipario (ore 3:42)

E venne di lunedì, il primo della settimana, l’ultimo nella classifica dei giorni da ricordare. Nelle orecchie una fanfara di suonati suonava una marcia strascicona, le gambe erano sul punto di dire forza andiamo. Freddy si era girato una sigaretta abilmente modificata con sostanza alteranti, aveva rilevato un posacenere dal davanzale della finestra e si era calato in un personaggio per lui inedito: il domatore di correnti. Più che una scelta la sua era stata una necessità che diremo contingente: nei dintorni ce n’erano diverse ed ognuna intenzionata ad avere da lui indicazioni in merito alla direzione da assumere. Quella d’aria fresca riempiva la stanza schivando il mobilio. La corrente elettrica innaffiava di colore la superficie delle pareti. La corrente d’acqua del rubinetto trascinava, nella gola del lavandino, ogni genere di polveri e polverine per lo più invisibili all’occhio umano. C’era movimento insomma e per lo più di quel tipo dicasi pure indipendente dalla sua volontà. E’ così che Freddy presa in mano la situazione, e solo dopo la sigaretta, si adoperò nell’antica arte di dare alle cose un senso. Chiuse la finestra, spense la luce e, dopo essersi lavato le mani, pose fine al calvario delle gocce che a grappoli si perdevano alla vista dell’occhio. “Certo è poca cosa” penso Freddy “ ma è comunque un inizio, e per gli inizi si sa, uno vale l’altro. L’importante è semmai lo sviluppo e se vogliamo dirla tutta è per i finali che bisognerebbe avere una certa cura”.
p.s. post scriptum

1 comment:

Domhir Muñuti said...

Muy bien. Scrivi/scrivetemi algo sul bloggete, visto che io non posso scrivere sul tuo.........