Tuesday, October 09, 2007

Ta ta tatà - ta ta tatà

E matrimonio fu, con grande partecipazione di grandi e piccini. La chiesa era gremita, piccola e accongegnata per l'occasione. Il prete era persino simpatico, ha fatto proprio una bella cerimonia, allegra, giocosa, davvero appassionante. E pensare che io non credo, o meglio credo che Dio non esista. Ma mi sono commosso lo stesso, ma ho partecipato lo stesso all'evento con sentimento di serenità. Si perchè, cosa c'è di più bello di due persone che si amano e si dichiarano pronti a starsi vicini per tutta la vita. Ecco io questa linearità di pensiero la invidio, mi lascia senza parole. Vederli ì, gli sposi, uno di fronte all'altro apparecchiare la tavola del Signore, con gioia: lasciatemi commuovere in pace. E il prete ha detto anche qualcosa di bellissimo sull'amore, che credo valga anche come regola di vita generale. Amare è lasciare all'altro la possibilità di cambiare, di migliorarsi, giorno dopo giorno. Poi c'è stato il pranzo e si sono aperte e chiuse le danze, con tanto di scene felliniane d'accompagno. Ma non mi veniva tanto (come al mio solito) di guardare con ironia quell'umanità manifestarsi in modo tanto popolare. Per qualche ora ho come sospeso il giudizio, mi sembravano tutti belli e simpatici. Complice un pò di vino, siamo riusciti a stare tutti insieme, sono riuscito a partecipare. Si perchè la sostanza di tutto credo sia anche quella: partecipare. C'è infatti una differenza enorme tra l'essere e l'essere con. Questo ricorderò di questa bella giornata: un sentimento di vicinanza agli invitati. le feste sono feste, lo so, e la vita è un'altra cosa, molto più sfaccettata e meno euforica. tuttavia un amico si è sposato e sono davvero felice per lui (nonostante la cosa mi risulti inedita). Andando via dal ristorante mi è venuto qualche pensiero triste, che ora però non dico, perchè non è il caso.
La sera poi sono andato ad una cena a casa di una mia amica: mi sembrava di essere in un altro pianeta, il mio. Si perchè penso che il mondo si divida in 3 categorie: chi ha trovato la propria strada, chi la cerca ancora, chi la trovata e la percorre all'indietro. Indovinate un pò in quale sono io.

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